Luogo e comunità

Giornate internazionali di studio sul paesaggio

2011, ottava edizione

da giovedì 3 a sabato 5 novembre

Dalla mobilitazione per proteggere un luogo alla responsabilità per governarlo. 

Il governo dei paesaggi e la costruzione delle comunità: esperienze e ricerche.

 

Le giornate di studio costituiscono un appuntamento annuale cruciale del lavoro scientifico della Fondazione, e sono organizzate per ragionare collettivamente su qualche aspetto della questione generale della forma-vita dei luoghi.
L’ottava edizione pone al centro le relazioni tra luogo e comunità, relazioni che presentano, nella storia e nella geografia, caratteri universali ma si manifestano nei modi e con i toni più diversi.
In ogni luogo troviamo individui che esprimono un legame di forte tradizione e altri che avvertono un legame di vago attaccamento o affinità o vicinanza, persone che lo abitano con lo spessore della memoria e altre che vi si sono trasferite e vanno costruendo dal nulla l’indispensabile rete di referenze, qualcuno che lo studia e qualcun altro che semplicemente lo visita. Ognuno di questi individui esprime soggettivamente desideri e preferenze.
Ma affinché questo insieme di individui divenga comunità è necessaria la metamorfosi dalla somma dei desideri alla volontà coesa, alla responsabilità collettiva, alla deliberazione di finalità unitarie da perseguire, per il bene di tutti, nei confronti dell’assetto del luogo e della condizione umana che vi si svolge. Nel mondo contemporaneo questa metamorfosi ha inizio spesso da azioni oppositive.
Un primo obiettivo di base è perciò contribuire a delineare un catalogo ragionato delle iniziative di mobilitazione e di lotta (comitati, presidi, reti) per la protezione di luoghi. Si tratta ormai di un catalogo europeo diffuso e multiforme, nel quale si agitano nuove sensibilità, al quale è connessa la presenza ormai decennale della Convenzione Europea del Paesaggio e delle pertinenti attenzioni che ne sono derivate e, per l’Italia, la rinnovata attualità del riferimento costituzionale (art. 9 e non solo).
All’obiettivo di base si lega il tentativo, ben più arduo, di contribuire a indagare dentro al processo che spinge una esperienza collettiva, nata come “mobilitazione contro”, a lavorare per la costruzione di una comunità, attraverso il coinvolgimento, in una comune tensione, di saperi esperti e di poteri politici.
Saranno esposti e discussi alcuni casi, non solo italiani, nei quali, a partire dall’universale bisogno di protezione del proprio spazio vitale, un insieme di individui cerca l’energia per elaborare una idea di sé che, proprio perché fondata sui caratteri costitutivi di lunga durata, è aperta a una prospettiva di nuova comunità. E per questa via, in casi ancora assai rari, a una responsabilità di governo e disegno del luogo che abita.

Domenico Luciani