Il concetto di luogo

Giornate internazionali di studio sul paesaggio

2010, settima edizione

venerdì 5 e sabato 6 febbraio

Perché insistere sul concetto di luogo? Quali significati attribuire a questa parola? Quale novità teorica e quale utilità pratica ne possiamo trarre?
Varie esperienze europee sul governo e il disegno dei paesaggi cercano il modo di riordinare gli attrezzi del proprio laboratorio e di andare oltre la lunga e defatigante querelle sulle cose e sui loro nomi.
Il concetto di luogo si smarca da questa querelle e apre un terreno di iniziativa teorica e pratica del tutto sperimentale ma già promettente, capace di rimettere in causa ogni egemonia parziale: da quella iconografico-percettiva della tradizione paesaggistica e umanistica a quella scientifico-naturalistica dell’ambientalismo, fino a quella economicistico-amministrativa della tradizione urbanistica. È una ricerca che procede per sondaggi puntiformi, come una vera ricerca, per di più consapevole di essere solo agli inizi. Si tratta di delineare un soggetto capace di raccogliere e rappresentare in unità i significati e le valenze del patrimonio di natura, di storia, di passioni e tensioni della comunità vivente.
Si tratta di continuare a indagare sulla costituzione materiale e spirituale del rapporto persona-luogo e società-luogo, sulla sua universalità, sulla sua mutevolezza. Si tratta di dare statuto teorico e pratico, etico e normativo, conservativo e progettuale a ogni pezzo di territorio che abbia la forma, la vita, i caratteri e le dimensioni corrispondenti all’insediamento di una comunità riconoscibile e responsabile.

 

Le giornate di studio 2010 sono dedicate a Claude Lévi-Strauss (1908-2009) per il suo contributo imprescindibile alla comprensione del carattere universale del “bisogno di luogo”.