Castelfranco
Società, ambiente, economia dalle fonti fiscali di una podesteria trevigiana tra XV e XVI secolo
di Mauro Vigato
Fondazione Benetton Studi Ricerche-Canova
Treviso 2001
XVI-320 pagine
5 illustrazioni in bianco e nero e una tavola allegata
prezzo di copertina 18,00 euro
ISBN 888409034-2
(collana Studi veneti/Campagne trevigiane in età moderna, 9)
A fine Cinquecento Castelfranco viene descritto dal podestà Benetto Balbi come un centro «ripieno di bellissimi casamenti», con borghi «benissimo casadi et populadi», abitato da «cittadini, mercanti et artisti».
Collocato su una delle principali arterie di comunicazione tra la Dominante e il mondo germanico, nel corso del XVI secolo conosce un consistente incremento demografico e un notevole sviluppo delle sue attività di produzione e commercializzazione dei pannilana e delle sete. Ciò determinerà importanti trasformazioni nel suo stesso tessuto sociale, con l’affermarsi di un’élite cittadina detentrice di grandi ricchezze patrimoniali e pienamente consapevole del proprio ruolo di primo piano in ambito locale.
Allargando lo sguardo oltre il capoluogo, si scopre la fitta rete dei villaggi e un territorio quasi interamente vocato alla produzione agricola ma anche pesantemente condizionato dalle caratteristiche litologiche e morfologiche di un’area posta tra alta e bassa pianura. Terre aride e ghiaiose a nord, fertili e umide nella parte centromeridionale determinano la varietà dei quadri ambientali, ma condizionano anche le strategie dei cittadini castellani e dei nobili veneziani, che in quest’area risultano attivamente impegnati in massicci investimenti fondiari già dal secolo precedente.
Indice del volume
Tavola delle abbreviazioni, p. VII; Nota archivistica, p. IX; Nota metrologica, p. XI; Elenco delle tabelle nel testo, p. XIII; Elenco delle tabelle in appendice, p. XV; Elenco delle tavole in appendice, p. XVI.
I. L’area: 1. La circoscrizione territoriale, p. 3; 2. La fondazione di Castelfranco e la nascita del capitanato castellano, p. 6; 3. La conquista veneziana, p. 16.
II. La società: 1. Evoluzione demografica e status sociale a Castelfranco tra XV e XVI secolo, p. 25; 2. Le trasformazioni istituzionali, p. 48.
III. Il paesaggio e l’ambiente: 1. I tratti geomorfologici e l’assetto idrografico, p. 69; 2. La vegetazione, p. 79; 3. L’assetto fondiario, p. 85; 4. Le tipologie colturali, p. 89; 5. Il tracciato viario e gli insediamenti, p. 103.
IV. Estimi e regime fondiario: la proprietà, la rendita, la stima: 1. Estimi “generali” ed estimi “particolari”: un’introduzione, p. 115; 2. L’estimo “particolare” del 1490-1493, p. 130; 3. L’estimo “particolare” del 1505, p. 143; 4. L’estimo del 1542-1555, p. 154; 5. Alcune considerazioni, p. 178.
V. Le conduzioni, i conduttori, le colture: 1. Le forme della conduzione, p. 181; 2. Gli obblighi contrattuali, p. 189; 3. I conduttori e le aziende, p. 196; 4. Le colture, p. 204.
Appendice, p. 217; Tabelle, p. 219; Tavole, p. 272; Glossario toponomastico, p. 277.
Bibliografia citata, p. 281; Indice dei nomi e dei luoghi, p. 89
Mauro Vigato si è laureato in Storia a Venezia. Ha pubblicato diversi articoli tra i quali Gli estimi padovani tra XVI e XVII secolo («Società e Storia», 3, 1989) e il volume Il monastero di Santa Maria delle Carceri, i comuni di Gazzo e Vighizzolo, la comunità atestina. Trasformazioni ambientali e dinamiche socioeconomiche in un’area del basso Padovano tra medioevo ed età moderna (Carceri 1997).