Collezione Leonardo Castellani

Leonardo Castellani nasce a Faenza il 19 ottobre 1896 da una famiglia di ebanisti.

Frequenta la sezione di scultura dell’Accademia di Belle Arti di Firenze (1914-1915), insieme a Osvaldo Licini e presta servizio nell’esercito dal 1915 al 1920; si avvicina al futurismo attraverso la conoscenza di Filippo Tommaso Marinetti e Giacomo Balla e fonda a Cesena la “Bottega di ceramica artistica”. Affronta la calcografia da autodidatta negli anni in cui inizia a insegnare decorazione e ceramica all’Istituto d’Arte di Fano (1928) e in cui ottiene la cattedra di calcografia all’Istituto per l’Illustrazione e la Decorazione del Libro di Urbino (1930), che terrà per trentotto anni. A Urbino, tra insegnamento, incisione e pittura, ha realizzato la quasi totalità della sua produzione artistica, che comprende oltre millecinquecento lastre.

Le sue opere sono state esposte in 56 mostre personali e 158 collettive, oltre le antologiche di Urbino, Faenza, Klagenfurt, Milano e quelle di Roma, Calcografia Nazionale (1951) e Galleria Nazionale d’Arte Moderna (1996).

Come scrittore, le sue opere più importanti sono Pagine senza cornice (1946), Quaderni di un calcografo (1955) e Carte sotto stampa (1974) cui si aggiunge Vivere nel tuo paese (1964) è una specie di autobiografia. Collabora a «Il Mondo» di Enrico Panunzio, e fonda e dirige la rivista di «Valbona» (1957-1961).

Muore a Urbino il 20 novembre 1984.

 

Contenuto della collezione

Selezione di 17 incisioni di Leonardo Castellani, realizzate tra il 1930 e il 1979 e donate dal figlio Claudio alla Fondazione. Sono prevalentemente immagini di paesaggi di varie regioni italiane, luoghi, natura; sono in prevalenza realizzate con la tecnica dell’acquaforte ma anche all’acquatinta e puntasecca.

 

Strumenti di ricerca

Le schede e le immagini (a bassa risoluzione) delle singole incisioni sono consultabili nel catalogo della biblioteca.

 

Condizioni di accessibilità

Consultabili su richiesta in biblioteca.

 

Modalità di acquisizione

Dono Claudio Castellani, 2018.