Treviso urbs picta

progetto di ricerca

La ricerca collettiva e multidisciplinare che la Fondazione Benetton ha dedicato a Treviso urbs picta è stata avviata alla fine del 2011. Obiettivi primari sono stati da subito, a partire naturalmente dalle fonti bibliografiche e archivistiche disponibili, l’identificazione e lo studio iconografico e stilistico delle facciate di case e di altri edifici affrescati e variamente decorati all’interno della cinta muraria della città di Treviso nel corso dei secoli XIII-XXI, includendo sia gli affreschi e i relativi edifici tuttora esistenti, sia quelli documentati ma ormai perduti o parzialmente perduti.

Lo studio e innumerevoli sopraluoghi sul campo hanno portato a una loro sistematica datazione e catalogazione, che ha preso il via da quelle fatte in passato per un loro sistematico aggiornamento, e alla realizzazione di una nuova mappa topografica (sincronica e diacronica) della città affrescata, in una prospettiva attenta alle diverse fasi storiche, fino alla condizione attuale e alle sue diverse emergenze, oltre che al futuro, vale a dire con proposte di salvaguardia del patrimonio, attraverso i temi del restauro e della valorizzazione.

L’obiettivo principale è stato fin dall’inizio quello di contribuire, con lo svolgimento, i risultati e la divulgazione della ricerca, a una maggiore conoscenza scientifica e a una maggiore consapevolezza civica dei beni culturali della città di Treviso e della sua comunità. In questo senso Treviso urbs picta si pone in continuità con altre ricerche che la Fondazione ha dedicato alla città di Treviso sin dalla sua nascita.

 

gruppo di lavoro della ricerca della Fondazione Benetton
Lionello Puppi (1931-2018, supervisore scientifico, Comitato scientifico della Fondazione), Patrizia Boschiero (coordinamento, responsabile edizioni della Fondazione); Rossella Riscica (ricercatrice, architetto), Chiara Voltarel (ricercatrice, storica dell’arte), Massimo Rossi (responsabile cartoteca della Fondazione), Marta Modesto (ricercatrice presso la Fondazione, cartografia), Nicoletta Tesser (redattrice ufficio edizioni della Fondazione, bibliografia); collaborano inoltre Andrea Mancuso e Thomas Lorenzon (progettazione e realizzazione di database specifico).

 

Primo e fondamentale esito del lungo percorso di ricerca, selezione ed elaborazione dei contenuti raccolti è stato il volume collettivo, pubblicato sia in lingua italiana (nel 2017), sia, in edizione analoga ma autonoma, in inglese (2018), Treviso urbs picta. Facciate affrescate della città dal XIII al XXI secolo: conoscenza e futuro di un bene comune (216 pagine, 244 illustrazioni a colori e 36 in bianco e nero), a cura di Rossella Riscica e Chiara Voltarel, coedizione Fondazione Benetton Studi Ricerche-Antiga.

Il volume, e le sue curatrici, hanno ricevuto nel 2019 il Premio Speciale della Giuria del Premio Gambrinus Giuseppe Mazzotti 2019.

 

Complementare e strutturalmente legata al volume è la banca dati trevisourbspicta.fbsr.it che conserva e mette a disposizione di tutti, su edifici affrescati esistenti ed esistiti, i contenuti della ricerca e la ricchissima campagna fotografica che la Fondazione ha affidato ad Arcangelo Piai e Corrado Piccoli per documentare lo stato attuale di tutte le testimonianze pittoriche sulle facciate del centro storico di Treviso.

A ognuno dei 614 edifici censiti è dedicata una specifica scheda, che comprende immagini, descrizioni, dati storici e stilistici, indicazioni sullo stato delle decorazioni e molto altro. Il collegamento tra i dati acquisiti con la ricerca e le cartografie attuali e storiche (6 diversi supporti, dal catasto napoleonico del 1811 all’ortofoto attuale) permette di interrogare il sistema e ottenere molte e interessanti “mappe tematiche”. Inoltre 20 diversi filtri di ricerca, variamente accorpabili tra loro, consentono di visualizzare rapidamente edifici accomunati da fattori storici, architettonici, attestazioni nei catasti e decorazioni caratterizzate da temi comuni, colori dominanti, differenti stati di conservazione… La geolocalizzazione di ogni testimonianza consente a chiunque viva, lavori, attraversi temporaneamente Treviso, o se ne occupi per ragioni di studio e di passione, l’individuazione degli affreschi e la scoperta della storia e della memoria collettiva che essi testimoniano.

 

Alla fine del 2019, la ricerca della Fondazione e il lavoro delle ricercatrici Rossella Riscica e Chiara Voltarel hanno reso possibile, in chiave di collaborazione, che il Rotary Club Treviso, grazie in particolare a un’idea di Marina Grasso, aggiungesse un nuovo contributo di carattere divulgativo alla valorizzazione di questo patrimonio culturale, proponendo alcuni itinerari tematici nella Treviso urbs picta attraverso una serie di audioguide disponibili nell’applicazione izi.TRAVEL, per contribuire a riscoperta e valorizzazione della bellezza delle facciate affrescate, delle loro storie e dei loro significati, in relazione alle vicende che hanno interessato la città. Questa applicazione consente di accedere gratuitamente alle audioguide attraverso qualsiasi smartphone, tablet o computer, direttamente online o scaricando i contenuti in anticipo per ascoltare la narrazione in modalità offline. Gli itinerari si sviluppano in vie e piazze del centro storico presentando vari aspetti della città dipinta; si soffermano sugli edifici e sulle loro decorazioni di epoche e tipologie diverse, portando l’attenzione sia sull’insieme sia su particolari che rischiano di non essere visti. È un viaggio in una Treviso antica, che prende il via dal medioevo, attraversa il rinascimento e si interseca con periodi ed eventi più vicini all’età contemporanea.

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Bressanone

Treviso urbs picta al convegno “Scienza e beni culturali”

intervenire sulle superfici dell’architettura tra bilanci e prospettive

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Treviso urbs picta

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