Beni culturali
Un forte impegno alla promozione della cultura dà forma e contenuti a questa sezione, che si contraddistingue per un carattere particolarmente dinamico e trova ispirazione nell’articolo 9 della Costituzione italiana.
Un progetto ambizioso, che ci rende partecipi del dibattito culturale collettivo, che conserva uno stretto collegamento con gli altri settori di lavoro specialistici che più connotano la storia della Fondazione, misurando impegni, proposte e collaborazioni in modo da mantenere un metodo di lavoro e uno stile unitario, cercando di offrire un contributo originale con forme e linguaggi diversi, per avvicinare un pubblico più ampio.
Le iniziative, condotte sia in prima persona che in collaborazione con altre istituzioni, pubbliche o private, pongono attenzione anche al rapporto con la comunità locale quale utile elemento di radicamento della Fondazione nella città di Treviso, e spaziano dal campo della ricerca musicale, all’organizzazione di esposizioni, dalla presentazione di pubblicazioni, film e produzioni teatrali in grado di offrire differenti prospettive sugli ambiti di ricerca, a momenti divulgativi che mettono a valore il ricco patrimonio documentale raccolto e conservato in anni di lavoro.
L’attenzione verso i beni culturali stricto sensu si traduce in azioni volte alla conoscenza e alla valorizzazione di luoghi o testimonianze materiali di importanza storica e artistica, creando un ponte ideale con le ricerche in ambito paesaggistico, che costituiscono il retroterra e la base metodologica per le azioni di tutela. In questo contesto, la Fondazione prova a giocare un ruolo di mediatore culturale, laddove il mondo dell’impresa e quello della pubblica amministrazione faticano a trovare occasioni di contatto e fattiva collaborazione per la ricerca del bene comune.
Al mondo della scuola si dedica un’attenzione del tutto particolare, con progetti specifici che, a partire da quello dedicato all’articolo 9 della Costituzione italiana e alla promozione della cittadinanza attiva, hanno coinvolto decine di migliaia di studenti in tutta Italia. L’obiettivo, sempre più presente nel nostro indirizzo culturale, è quello di condividere con allievi di tutte le età e insegnanti una riflessione sul valore della cultura per il progresso della comunità. Alla luce del processo storico che ha portato tutti a confrontarsi con la globalizzazione, intesa come circolazione di merci, informazioni e, sempre più spesso, persone, ci sembra utile e attuale il pensiero dell’antropologo Marco Aime quando sostiene la necessità di ragionare in termini plurali di culture: «sia chi vede questa molteplicità culturale come una ricchezza sia chi, invece, la teme e la osteggia, mette in evidenza il fatto che esistono differenze e che vanno prese in considerazione».