Treviso urbs picta al convegno “Scienza e beni culturali”
intervenire sulle superfici dell’architettura tra bilanci e prospettive
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Bressanone |
La ricerca Treviso urbs picta è stata presentata da Rossella Riscica giovedì 5 luglio al pubblico di Bressanone, nel contesto della “sessione poster” del XXXIV convegno internazionale Scienza e beni culturali: intervenire sulle superfici dell’architettura tra bilanci e prospettive, a cura di Guido Biscontin e Guido Driussi, svoltosi dal 3 al 6 luglio 2018.
Il progetto di ricerca, edizione e divulgazione Treviso urbs picta, ideato e realizzato dalla Fondazione Benetton con la supervisione scientifica di Lionello Puppi e un gruppo di lavoro multidisciplinare coordinato da Patrizia Boschiero, con l’architetto Rossella Riscica e la storica dell’arte Chiara Voltarel nel ruolo di ricercatrici principali, è stato presentato a Bressanone anche con il contributo scritto Treviso urbs picta: un progetto integrato di ricerca e catalogazione per la conoscenza delle facciate decorate propedeutica alla valorizzazione e salvaguardia, di Patrizia Boschiero, Rossella Riscica, Chiara Voltarel, pubblicato nel volume, curato dagli stessi Biscontin e Driussi, Intervenire sulle superfici dell’architettura tra bilanci e prospettive. Atti del XXXIV Convegno di studi internazionale, Bressanone 3-6 luglio 2018, Treviso 2018 (pp. 685-695).
Nell’intervento, del quale si fornisce di seguito una sintesi, sono stati raccontati la ricerca e i suoi diversi risultati, soffermandosi in particolare sulla metodologia di lavoro che ha permesso di incrementare la conoscenza del patrimonio delle facciate affrescate di Treviso: la catalogazione di ogni edificio è avvenuta in un’apposita banca dati digitale, progettata ad hoc, utilizzando come base di partenza schede già esistenti, come a quelle A e OA dell’ICCD o quelle per il rilievo del MIBAC e della Protezione Civile, opportunamente integrate per contenere la mole di informazioni raccolte attraverso sopraluoghi e analisi visive dirette, ricerche bibliografiche e archivistiche, cartografiche, catastali, iconografiche, fotografiche storiche e contemporanee. Una campagna fotografica professionale dedicata ha permesso di analizzare in dettaglio particolari altrimenti non visibili da terra e fornire più accurati dati sullo stato di conservazione generale delle decorazioni e sulla loro leggibilità.
La georeferenziazione di ogni edificio ha consentito la gestione dei dati in un Sistema Informativo Territoriale (SIT o GIS) dinamico: l’infrastruttura informatica è stata realizzata con criteri di interoperabilità, per raccogliere e organizzare tutte le informazioni acquisite e soprattutto per poterle consultare mediante interrogazioni, i cui risultati vengono visualizzati in mappa o in fogli di calcolo, analizzabili al fine di ottenere dati a livello urbano, oltre che di singolo edificio.
Al convegno di Bressanone è stato presentato anche il volume collettivo, pubblicato in italiano e in inglese, Treviso urbs picta. Facciate affrescate della città dal XIII al XXI secolo: conoscenza e futuro di un bene comune, primo obiettivo e risultato della ricerca, insieme alla banca dati online trevisourbspicta.fbsr.it, di libera consultazione, nella quale è possibile consultare le 614 schede su edifici affrescati esistenti ed esistiti, e usare numerosi filtri per approfondimenti specifici sui fabbricati e sulle decorazioni murali delle rispettive facciate.