Spazi per la cultura bene comune
incontro pubblico con Ugo Mattei e il Teatro Valle
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La Fondazione Benetton Studi Ricerche propone alla città di Treviso un momento di confronto pubblico per discutere attorno a un tema che, in tempi di ristrettezze economiche, si è fatto ormai emergenza di carattere nazionale: la questione degli investimenti, pubblici e privati, nel campo dei beni culturali.
Dopo che l’argomento ha conquistato finalmente nuovi spazi di discussione, sembra essere maturato qualche piccolo punto fermo, grazie anche ad alcune fortunate, quanto meritorie, campagne di sensibilizzazione: da segnalare, una per tutte, quella del “Manifesto per la cultura” lanciato dalla «Domenica» de «Il Sole 24 Ore».
Sembra dunque essersi fatta un po’ di chiarezza sul fatto che, anche nei momenti di crisi, l’investimento in cultura paga. Cose già note, di cui sono ben consapevoli altri paesi europei, sulle quali il nostro si è invece perso nel corso di un lungo periodo in cui l’ossessione produttivistica ed efficientista ci ha portato a pensare di poter fare a meno di certi “orpelli da intellettuali”, in cui pochi sono stati consapevoli di una deriva in atto, che ci ha portato a un sostanziale impoverimento della nostra comunità.
In tale contesto la questione degli spazi per la cultura e, in particolare, di quelli pensati soprattutto per i giovani, offre terreno di confronto e scontro, di ascolto o rifiuto, e l’esperienza recente del Teatro Valle di Roma può essere assunta quale base di discussione, per cercare soluzioni condivise.
Secondo il giurista Ugo Mattei «la definizione di beni comuni della Commissione Rodotà è stata recepita anche dallo statuto della Fondazione “Teatro Valle Bene Comune”, questa volta nell’ambito di un suo utilizzo costituente, avviato tramite un momento di rottura formale con l’ordine costituito quale quello di un’occupazione orgogliosamente contra legem ma non contra ius».
All’incontro con Ugo Mattei e alcuni rappresentati del Teatro Valle sono invitati i candidati sindaco alle imminenti elezioni di Treviso e i ragazzi del collettivo ztl, che hanno posto con forza la questione degli spazi per la cultura a Treviso.