spazi Bomben incontri 2015
appuntamenti in giardino
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Inizia con una serie di appuntamenti in giardino un ciclo di incontri pubblici dedicato alla storia, alla memoria, all’attualità che proseguirà anche in autunno e che vedrà la partecipazione di autori e testimoni della scena contemporanea.
mercoledì 3 ore 21
La Fortezza Europa e la sfida dell’immigrazione
incontro pubblico con Emiliano Bos, giornalista, inviato della redazione esteri della Radio Televisione Svizzera, Premio Ilaria Alpi 2012.
La guerra. La miseria. La mancanza di prospettive. E la fuga verso un altrove. Sono donne, ragazzi, uomini, anziani prima che ancora “profughi”, “migranti”, “rifugiati”. Sono persone che bussano alle porte dell’Europa e ci interpellano direttamente quando sbarcano a Lampedusa o sulle nostre coste. Qualcuno continua a chiedersi il perché di questa fuga. Eppure la risposta è semplice. Scappano dal conflitto senza fine in Siria. Dalla dittatura in Eritrea. Dalla guerra mai terminata della Somalia. Dalle violenze e dalle torture durante l’attesa di un barcone in Libia. Dal marasma nigeriano. Dalle violazioni in Gambia. Dai diritti negati in Afghanistan. L’elenco è lungo. Storie di vite sradicate, di chi cerca un futuro qui da noi perché il presente a casa sua è una strada a fondo cieco. Partendo dall’analisi della situazione internazionale, si cercherà di affrontare quali sono i problemi e le possibilità che l’Europa si troverà ad affrontare di fronte a un’instabilità che è destinata a non passare.
mercoledì 10 ore 21
Possa il mio sangue servire. Storia e storie a 70 anni dalla Liberazione
incontro pubblico con Aldo Cazzullo, giornalista e scrittore, e Federico Maistrello, istresco Treviso.
In occasione del settantesimo anniversario della Liberazione, Aldo Cazzullo, scrittore ed editorialista del «Corriere della Sera», presenterà la sua ultima opera Possa il mio sangue servire. Uomini e donne della Resistenza (Rizzoli 2015, collana Saggi italiani). La Resistenza a lungo è stata considerata solo una “cosa di sinistra”: fazzoletto rosso e Bella ciao. Poi, negli ultimi anni, i partigiani sono stati presentati come carnefici sanguinari, che si accanirono su vittime innocenti, “i ragazzi di Salò”. Entrambe queste versioni sono parziali e false. La Resistenza non è il patrimonio di una fazione, è un patrimonio della nazione. Cazzullo lo dimostra raccontando la Resistenza che non si trova nei libri. Storie di case che si aprono nella notte, di feriti curati nei pagliai, di ricercati nascosti in cantina, di madri che fanno scudo con il loro corpo ai propri figli. L’incontro sarà introdotto da Federico Maistrello che racconterà i luoghi e la lotta partigiana nella pianura trevigiana.
mercoledì 24 ore 21
Armenia 1915-2015
incontro pubblico con Antonia Arslan, scrittrice e saggista, e Alberto Negri, giornalista e inviato speciale de «Il Sole 24 Ore».
Nelle commemorazioni del genocidio armeno storia e politica si incrociano generando scintille che si riflettono sull’attualità, tra bagliori di guerra e manovre diplomatiche. Armeni e turchi oggi si combattono a colpi di anniversari. A Yerevan si ricorda il Metz Yeghérn, il Grande Male, le stragi del 1915; a Gallipoli, con un giorno di anticipo sul calendario storico (25 aprile), viene celebrata la battaglia che oppose l’Impero ottomano alla coalizione guidata da inglesi e francesi. E come un tempo, quando alla fine della Belle Époque le cancellerie occidentali si muovevano come sonnambuli tra saloni ovattati e campi di battaglia, le truppe si schierano sul campo pensando a vantaggi immediati e futuri. Ma cosa accadde cento anni fa? Un evento abnorme che a pochi passi dall’Europa fece un milione e mezzo di morti armeni.