Requiem for a Pink Moon. Tributo elisabettiano a Nick Drake
concerto con l’Ensemble Phoenix Munich
, ore |
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Treviso, chiesa di San Teonisto |
La Fondazione Benetton e l’associazione culturale almamusica433 propongono tra marzo e luglio 2023 una rinnovata rassegna di musica, teatro, incontri per la città di Treviso.
La stagione 2023, con la direzione artistica di Stefano Trevisi, integra il repertorio classico e antico, al centro delle precedenti nove edizioni, con la musica jazz, il teatro civile, le performance nel paesaggio, dando spazio anche a incontri pubblici e podcast, rivolgendosi a un pubblico ampio ed eterogeneo.
Ad aprire la stagione, sabato 4 marzo, è Joel Frederiksen, bassista e liutista americano, che propone con l’Ensemble Phoenix Munich un viaggio, in chiave antica, tra le pagine della musica di Nick Drake e quelle dei compositori elisabettiani della golden age.
Scrive Joel Frederiksen: «Sono stato profondamente colpito dalla musica di Nick Drake fin dal primo momento in cui l’ho ascoltata nel 1982, appena 8 anni dopo la sua morte. La sua voce struggente, unita agli accompagnamenti articolati della sua chitarra, e i testi commoventi in canzoni come Time has told me mi hanno letteralmente parlato. Ho scoperto i compositori inglesi del tardo Rinascimento quando ero ancora una matricola al college. Il livello della loro poesia e il livello della loro musica mi hanno fatto percepire l’unione in una cosa estremamente semplice ma assolutamente ispirata. Mi misi a imparare le pagine di John Dowland, Thomas Campion e altri, accompagnandomi con il mio strumento dell’epoca, la chitarra.
L’idea di Requiem for a Pink Moon ha dovuto aspettare molto tempo. Di tanto in tanto, quando mi ritrovavo una chitarra tra le mani, mi mettevo a suonare Time has told me e ho notato come la gente reagiva alla musica di Nick. La sua è un’arte piena di malinconia, un sentimento e un concetto che lo accomuna ai cantautori dell’età elisabettiana. Ho continuato a incontrare persone di tutte le età che sapevano di Nick e alla fine è nata l’idea di un requiem. Più ci pensavo, più mi piaceva l’idea di mettere in dialogo canzoni e songs scritte a 400 anni di distanza le une dalle altre e, un po’ alla volta, la suggestione iniziò a prendere forma, ma sentivo il bisogno di trovare un vocabolario comune, di stabilire un modo di lavorare. La sfida era riuscire a rendere armoniosi repertori così diversi: dove la semplicità di una song di Dowland poteva essere ancor più arricchita da un accompagnamento nello stile di Drake, o una canzone di Nick poteva essere sviluppata con un complesso accompagnamento polifonico. E il tutto è arrivato in maniera così naturale!».
Con l’Ensemble Phoenix Munich:
Joel Frederiksen, basso, liuto, direzione, arrangiamenti
Colin Balzer, tenore, percussioni
Axel Wolf, liuto, tiorba
Domen Marinčič, viola da gamba