Recenti studi di archeologia urbana su Treviso

nell'ambito di "La biblioteca incontra… 2014"
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Intervengono Marco Vianello, Alice Vacilotto, Giovanni Roman, archeologi.

Nel corso dell’incontro verranno presentati e discussi i recenti studi di Marco Vianello, Archeologia urbana a Treviso. Carta del noto e ragionamenti preliminari verso l’analisi del potenziale della risorsa sepolta (Venezia 2013) e Alice Vacilotto, Tarvisium romana, città tra terra e acqua: prova di lettura dell’assetto urbano (Padova 2010).

 

I rinvenimenti archeologici nel centro storico di Treviso, a partire dalla metà degli anni settanta del secolo scorso, hanno contribuito a definire una più chiara immagine di un abitato venetico e romano nel contesto dell’Italia nordorientale. Le continue scoperte di materiali e insediamenti preistorici, protostorici, romani, medievali e postmedievali degli ultimi anni, che aggiornano continuamente il quadro conoscitivo, sono il frutto di una maggiore sensibilità da parte dei privati e delle istituzioni e impongono di mettere in campo risorse umane ed economiche in grado di garantire adeguati interventi di salvaguardia, nonché progetti di studio e azioni di tutela. Le peculiarità storiche, ambientali e urbanistiche trevigiane richiedono di definire con precisione ruoli e competenze di cittadini, progettisti, amministratori pubblici e organi dello Stato, per conciliare le esigenze dello sviluppo con la salvaguardia della memoria del sottosuolo. Occorre quindi mettere a punto nuovi strumenti e affinare la prassi nella gestione delle emergenze archeologiche, con particolare riferimento alla fase preventiva.

Per affrontare una situazione delicata, ma al tempostesso estremamente stimolante in considerazione delle potenzialità scientifiche, culturali ed economiche proprie dei beni archeologici, si profila dunque lanecessità di approntare strumenti come la Carta del Rischio archeologico, per la quale i professionisti di vari ambiti disciplinari (archeologi, storici, geologi, urbanisti e architetti in primis) sono chiamati a partecipare e a dare il proprio contributo attraverso il confronto di idee ed esperienze.