Premio Gaetano Cozzi per saggi di storia del gioco
settima edizione, 2023
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Venerdì 24 novembre vengono presentati i lavori selezionati dal Premio Gaetano Cozzi per saggi di storia del gioco 2023. Il Premio, internazionale e rivolto a giovani studiosi che svolgano attività di ricerca in quest’ambito, giunge quest’anno alla sua settima edizione.
Viene attribuito ad Aldo Giuseppe di Bari, per il suo saggio La dimensione ludica nel mondo del lavoro. Incontri e sovrapposizioni fra mestiere e gioco d’azzardo (secoli XIII–XV), e a Miquel Faus Faus per “Jugava e malmetia del seu”: testimonios sobre los efectos del juego de azar en la Valencia medieval, dedicato a testimonianze sugli effetti del gioco d’azzardo nella Valencia medievale.
Partecipano all’incontro anche Maxime Kamin, che ha ricevuto una “menzione speciale” da parte della Commissione del Premio, per il suo saggio Une condamnation du jeu d’échecs au XIIIe siècle: l’exemple original du “Speculum prelatorum”, che concentra l’attenzione su uno specifico esempio di condanna del gioco degli scacchi nel secolo XIII, e Gesine Schuster, che pure ha ricevuto una “menzione speciale” per il suo lavoro Tanzende Patrioten? Nationale und internationale Tendenzen des deutschen Gesellschaftstanzes im Übergang vom 18. zum 19. Jahrhundert, dedicato all’evoluzione del ballo da sala in Germania tra il XVIII e il XIX secolo.
I quattro saggi, premiati e segnalati, sono attualmente in corso di pubblicazione nel ventinovesimo volume (annata 2023), di «Ludica. Annali di storia e civiltà del gioco», curata e pubblicata dalla Fondazione, in coedizione con l’editore Viella.
I giovani studiosi illustrano le loro ricerche, discutendone con Gherardo Ortalli (direttore di «Ludica» e presidente della Commissione del Premio), Alessandro Arcangeli (Università di Verona), Angela Fabris (Università di Klagenfurt) e Alessandra Rizzi (Università Ca’ Foscari
di Venezia), tutti membri della Commissione del Premio Gaetano Cozzi e del Comitato scientifico di «Ludica».
Coordina Patrizia Boschiero, responsabile delle edizioni della Fondazione.
Il premio è intitolato alla memoria del professor Gaetano Cozzi (1922–2001), che fin dalla nascita della Fondazione ha promosso uno speciale interesse per la ricerca da parte di giovani studiosi nel campo della storia del gioco.