Più libri più liberi
partecipazione e presentazione di un libro
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Roma, Convention Center–La Nuvola |
I libri, dossier, giornali e cataloghi della Fondazione sono presenti anche quest’anno, con Viella Libreria Editrice, coeditore per il settore dedicato alla storia del gioco, a Più libri più liberi, la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria che si svolgerà a Roma, Eur, Convention Center–La Nuvola, dal 4 all’8 dicembre. Allo stand A22–B21 (ore 10–20) saranno disponibili tutte le pubblicazioni curate ed edite dalla Fondazione nell’ambito dello studio del paesaggio e della cura dei luoghi, della storia del gioco e della ludicità, oltre che dei beni culturali e della storia veneta.
Giocare tra Medioevo ed età moderna. Modelli etici ed estetici per l’Europa, a cura di Francesca Aceto e Francesco Lucioli, è il nuovo volume collettivo, pubblicato dalla Fondazione Benetton in coedizione con Viella che viene presentato al pubblico di Più libri più liberi venerdì 6 dicembre alle ore 18.30 in sala Nettuno.
Ne parleranno alcuni degli autori, Gherardo Ortalli, professore emerito Università Ca’ Foscari di Venezia, condirettore con Alessandra Rizzi della collana editoriale della Fondazione “Ludica”, e gli storici Paolo Canettieri, Sapienza Università di Roma, e Tommaso di Carpegna Falconieri, Università di Urbino Carlo Bo.
Il lavoro raccoglie le ricerche connesse al convegno internazionale organizzato a Treviso il 17 e 18 novembre 2017 dalla Fondazione Benetton in collaborazione con il Centre de Recherches Historiques di Parigi e la School of Languages, Cultures and Linguistics dello University College Dublin. Viene proposta una nuova riflessione, anche di carattere storiografico, sulla funzione etica attribuita all’attività ludica tra Medioevo ed età moderna, sulle sue molteplici forme di espressione e di rappresentazione, e sulle modalità con le quali il gioco viene interpretato e utilizzato in chiave morale. La funzione mimetica del gioco, la sua ritualità, la sua disponibilità all’interpretazione simbolica invitano moralisti e predicatori a riflettere sull’utilità delle pratiche ludiche nel modellare la vita dei giovani, nello spirito come nel corpo, nel quadro di un’economia provvidenziale del vivere sociale. Lo studio del gioco tra Medioevo ed età moderna permette così di seguire le fila della storia di un’esperienza culturale straordinaria, tra morale e religione, tra etica e politica.