OJO LATINO
mostra di duecentosessantatré opere di artisti dell'America latina
da un'idea di Luciano Benetton
da un’idea di Luciano Benetton
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Credo che l’arte nasca – quando è arte vera – da un complesso confronto con lo stato delle cose.
E anche se a volte le opere dell’arte hanno la capacità di suscitare interpretazioni diverse da parte di chi le guarda, sono convinto che il mondo della creazione aspiri sempre a qualcosa di universale, di condiviso.
La mia passione per la pittura, come per l’architettura, nasce proprio dal suo essere linguaggio universale, e dal suo scoprire ciò che è già nell’aria.
La mostra raccoglie il lavoro di duecento artisti riuniti sotto il titolo simbolico Ojo latino e rappresenta la saldatura di questa passione con l’amore per il continente latinoamericano, una terra alla quale noi trevigiani siamo profondamente legati da un sentimento di amicizia che nasce anche da una vicenda storica e umana di migrazioni, e nella quale avvertiamo, più che in altre parti del mondo, l’energia e la volontà di guardare avanti che sono propri della gioventù.
Non potendo incontrare tutti questi artisti di venti diversi Paesi dell’America latina, ho pensato di invitarli a esprimere – con il solo limite del piccolo formato uguale per tutti – un segno della propria identità creativa. Con personalità, stili, temi, tecniche le più differenti, le opere testimoniano, nel loro insieme, l’evoluzione di un intero continente e forniscono indizi espressivi su un nuovo progetto di mondo e di società.
Sono felice dei risultati di questa ampia raccolta di arte non accademica, che è anche autentica rappresentazione della vita. E sono orgoglioso che, dopo le due esposizioni a Santiago del Cile, la prima tappa europea di questa antologia sia ospitata a Treviso, in uno spazio espositivo che partecipa con intensità alla crescita culturale della mia città.
Luciano Benetton, aprile 2009