L’ultima utopia. Gli jihadisti europei
incontro pubblico
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Chi sono i foreign fighters, i combattenti stranieri, occidentali nelle fila dell’is o di Al Qaeda?
Renzo Guolo, sociologo e islamista, ne parlerà nel giardino della Fondazione Benetton Studi Ricerche, presentando il suo libro L’ultima utopia. Gli jihadisti europei (Guerini e Associati, 2015), insieme a Paolo Possamai, direttore dei quotidiani veneti «La tribuna di Treviso», «Il mattino di Padova», «La Nuova Venezia», il «Corriere delle Alpi», nell’ambito del ciclo di appuntamenti spazi Bomben incontri.
L’internazionalismo islamista, o meglio, il pan-islamismo combattente, non è fenomeno nuovo.
Negli ultimi tre decenni, tuttavia, è accaduto più volte che volontari provenienti dal mondo occidentale, immigrati di seconda generazione ma anche autoctoni convertiti, siano confluiti nei ranghi di formazioni che hanno chiamato al jihad nei diversi teatri di conflitto.
Chi sono e cosa li spinge a compiere una simile scelta? I foreign fighters occidentali non hanno un profilo tipo: tra essi si trovano giovani che provengono da ceti medi e popolari, da periferie metropolitane come da zone residenziali, piccoli delinquenti di quartiere e laureati in buone università. Le biografie dei combattenti jihadisti mostrano la loro eterogeneità sociale e culturale. E permettono di analizzare il contesto nel quale matura la loro scelta estrema.
A spingerli verso lo jihadismo è, innanzitutto, l’adesione a un’ideologia totalizzante vissuta come ultima grande narrazione capace di interpretare e dare forma al mondo. Ideologia che legittima una violenza dilatata sino al limite estremo e che induce chi vi aderisce a imboccare la via del “martirio” nei deserti mesopotamici o nelle città occidentali.
Nel libro sono analizzate le cause politiche, culturali, religiose che inducono i giovani europei a partecipare al jihad. Volgendo lo sguardo verso i luoghi sociali, dalla Rete alle moschee, dalle periferie alle carceri, nei quali avviene la radicalizzazione che precede tale scelta. Per compiere, infine, una ricognizione nelle storie di vita di alcuni foreign fighters francesi, il gruppo più numeroso tra i combattenti europei, e di alcuni convertititi italiani.
La rassegna “Spazi Bomben incontri” si concluderà giovedì 30 giugno alle ore 21, con Laura Mirakian, ambasciatrice, che affronterà i temi al centro del suo libro Siria, perché. Lettere da Damasco (Guerini e Associati, 2014), in dialogo con Alberto Negri, giornalista e inviato speciale de «Il Sole 24 Ore».