Le trasformazioni naturali e antropiche nell’area della centuriazione “trevigiana” tra antichità e altomedioevo
Risvolti storici, archeologici, toponomastici e idrogeologici
La ricerca, in corso, si propone di ricostruire nella maniera più completa possibile l’evoluzione antropica e alcuni aspetti di quella naturale della pianura trevigiana fra Montello, Piave e Sile nel periodo compreso tra il II secolo a.C. e l’anno 1000, con particolare attenzione alle acque fluviali e palustri.
Lo studio si basa sui documenti storici disponibili (epigrafici e cartacei), sulle testimonianze di cultura materiale (archeologiche) e sugli scrittori gromatici latini. Particolare attenzione è dedicata alla documentazione toponomastica antica e contemporanea, curando soprattutto l’analisi sul piano linguistico.
La documentazione fotografica aerea e satellitare permetterà di individuare sul territorio il rapporto tra gli elementi antropici (abitazioni, siti fortificati, luoghi di produzione e vie di comunicazione) e quelli idrogeologici (compresi i bacini lacustri scomparsi e i paleoalvei fluviali) nei vari periodi storici.
Sul piano storico la ricerca indaga il ruolo giocato dal potere nella trasformazione del paesaggio, cercando di rilevare i regimi di proprietà-sfruttamento, i rapporti sociali tra individui, etnie, istituzioni, e di analizzare i rapporti tra le zone antropiche della centuriazione “trevigiana”, evidenziando omogeneità e differenze dal punto di vista territoriale, istituzionale e amministrativo.