Il cibo di Dio
giornate di studio
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Treviso, chiesa di San Teonisto |
Giornate di studio sul significato del cibo nelle tradizioni religiose monoteiste e sulla sua trasformazione nella contemporaneità, organizzate dall’Associazione e rivista culturale «Finnegans» e dall’Associazione Marco Polo Project, in collaborazione con la Fondazione Benetton Studi Ricerche, con Condotta Slow Food di Treviso e con Volontarinsieme – CSV Treviso, e con la direzione artistica di Massimo Donà, Università San Raffaele Vita e Salute di Milano, e di Luigi Viola artista, già professore all’Accademia di Belle Arti di Milano e Venezia, direttore editoriale della rivista «Finnegans».
Due giornate di studio, ma anche d’arte e cucina, dedicate a un tema di grandissima rilevanza e forza simbolica, sia a livello religioso, filosofico, storico e artistico, quanto politico e sociale.
La nostra idea del cibo si modella sui principi di civiltà che la sostengono, esprimendone i valori e le contraddizioni, le ritualità, i conflitti, le identità e le contaminazioni. Il fatto poi che il cibo rappresenti oggi, nelle società opulente, sempre più un’idea che si incarna in un’estetica immateriale liberata dal bisogno e sempre meno una realtà fisica che di quel bisogno peraltro è ancora concreta espressione in una larga parte del pianeta, pone forti interrogativi etici sul senso della nostra relazione con il mondo e sulla nostra capacità di interpretarlo al di fuori di schemi meramente edonistici.
Da questo punto di vista una coscienza religiosa del Creato, caratterizzata dalla consapevolezza che ogni vita, piccola o grande, è legata al suo Creatore principalmente attraverso l’alimentum che Egli ha disposto per ciascuno, ci permette non solo di pensare con rispetto alla natura e ai suoi frutti come a un bene comune, ma può essere anche un forte antidoto tanto per il puro consumo narcisistico del cibo, quanto per l’astratto ascetismo minimalista che domina la sua immagine contemporanea, traducendosi nell’invito a una socialità piena e condivisa, dove la bellezza e la bontà del cibo sanno tramutarsi in dono e comunità e la dietetica in etica, realizzando inoltre, nell’incontro umanistico di corpo e spirito, una vera arte del mangiare.
Programma delle giornate:
Giovedì 28 ottobre ore 17
Il cibo come esperienza del sacro: alimentare il corpo e lo spirito
La tavola nelle religioni monoteiste, bisogno, dono e condivisione, rispetto della natura, regole per un nutrimento che sia vita e comunità
Dopo i saluti di Luigi Latini, vicepresidente della Fondazione Benetton, interverranno:
Mons. Michele Tomasi, Vescovo di Treviso; Rav Luciano Meir Caro, Rabbino Capo Comunità Ebraica di Ferrara; Yahya Sergio Yahe Pallavicini, Presidente CO.RE.IS. Imam Moschea al-Wahid Milano, Consigliere del Ministero dell’Interno nella Consulta per l’Islam italiano e presidente del Consiglio ISESCO per l’educazione e la cultura in Occidente; Massimo Donà, filosofo, Università San Raffaele Vita e Salute, Milano; Safet Zec, artista.
Modera Luigi Viola.
Al termine degli interventi, assaggi di cibi delle diverse culture religiose, a cura di Slow Food Treviso, nel Chiostro Minore del Seminario Vescovile della Diocesi di Treviso.
Venerdì 29 ottobre ore 17
Il cibo contemporaneo tra etica ed estetica
Cultura vs natura nell’era della sua presentazione come assenza e negazione del bisogno; la diet-etica e l’arte del mangiare: ascetismi contemporanei; Il conflitto cibo/fame
Dopo i saluti di Luigi Latini, vicepresidente della Fondazione Benetton, interverranno:
Elisabetta Sgarbi, editrice, che presenterà il numero dedicato al cibo della rivista «Pantagruel» (La Nave di Teseo Editore); Cinzia Scaffidi, giornalista, docente presso l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Cuneo); Oscar Farinetti, imprenditore e saggista, fondatore della catena Eataly; Giacomo Petrarca, filosofo, Università San Raffaele Vita e Salute di Milano. Modera Luigi Viola.
Al termine degli interventi, assaggi della cucina veneta e calabrese, a cura di Slow Food Treviso, nel Chiostro Minore del Seminario Vescovile della Diocesi di Treviso.