Gioco, sport e violenza e Giochi nomadi. La ludicità in movimento
incontro pubblico e premiazione Borse di studio “Gaetano Cozzi”
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In occasione della venticinquesima edizione delle Borse di studio “Gaetano Cozzi”, annualmente conferite dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche a tesi di laurea magistrale, di dottorato di ricerca e di scuola di specializzazione, discusse nelle università italiane e riguardanti il gioco e i giochi, attraverso i tempi, fino agli sport contemporanei, giovedì 30 ottobre, alle ore 17, si converserà con Gherardo Ortalli (storico, direttore della rivista «Ludica. Annali di storia e civiltà del gioco») e con Peppino Ortoleva (storico, Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Studi umanistici) su Gioco, sport e violenza e Giochi nomadi. La ludicità in movimento.
L’incontro si aprirà con la cerimonia di consegna delle Borse di studio “Gaetano Cozzi”, che quest’anno sono state conferite a: Riccardo Fassone, Università degli Studi di Torino, per la tesi di dottorato in Scienze del linguaggio e della comunicazione, Every game is an island. Borders, endings, extremities in video games; Matteo Sartori, Università Ca’ Foscari Venezia, per la tesi magistrale in Storia dal medioevo all’età contemporanea, Il gioco e la novellistica fra Tre e Quattrocento; Monica Silvestri, Università degli Studi della Tuscia, per la tesi di laurea in Conservazione dei beni culturali, indirizzo archeologico, Tabulae lusoriae del Foro romano. I giovani studiosi premiati esporranno in sintesi i loro lavori di ricerca e saranno lette le motivazioni della Commissione giudicatrice, formata da Gherardo Ortalli (presidente), Piero Del Negro, Alessandra Rizzi e Bernd Roeck.
Seguiranno le due conversazioni su questioni particolarmente attuali che intendono rivolgersi anche al mondo della scuola, docenti, educatori e studenti.
Gherardo Ortalli, anticipando i temi di un prossimo volume dedicato al fenomeno degli ultras, parlerà dei confini tra gioco, passioni, divertimento e violenza, con un’analisi di pratiche e comportamenti legati non soltanto oggi alla passione sportiva, ai suoi limiti e alle congiunture che ne sono alla base, dalle manifestazioni più innocenti fino alle più violente e pericolose.
Peppino Ortoleva, sulla base di recenti ricerche svolte in diversi paesi, proporrà una riflessione sulle nuove forme di gioco legate agli apparecchi mobili, in primo luogo i telefoni cellulari, che vivono in un peculiare spazio/tempo. Sono forme ludiche che seguono il giocatore nei più diversi ambienti, di vita, di trasporto, e anche di scuola o lavoro, e si insinuano nelle pause per essere sospese e riprese a seconda del tempo disponibile. Si parla di giochi “casuali” per l’impegno ridotto che sembrano richiedere, ma sono anche i giochi che hanno conosciuto la più rapida e globale diffusione forse mai vista. Si tratta di un nuovo modello di gioco o della penetrazione tecnologica di modelli già noti?