Esperienze e riflessioni per la salvaguardia del patrimonio archeologico
Il caso di Dura Europos
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Accademia Nazionale di San Luca, Roma |
Esce in edicola il numero di novembre-dicembre della rivista bimestrale «Archeologia Viva», caratterizzato da un inserto monografico su Europos Dura, l’antica città fortificata posta sulla riva destra del corso medio dell’Eufrate, in Siria, alla quale è dedicato il Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2010, giunto quest’anno alla sua ventunesima edizione. Si tratta di una ulteriore tappa della campagna culturale per conoscere e far conoscere un luogo così singolare e così poco noto.
Con l’occasione vengono presentati a Roma, nella prestigiosa sede dell’Accademia Nazionale di San Luca, il dossier del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2010 e il numero speciale di «Archeologia Viva» dedicati a Dura Europos, l’antica città siriana posta sulla riva dell’Eufrate, in Siria, esposta alle forze di rovina dopo essere stata spogliata delle testimonianze artistiche e religiose cruciali che conservava. Questo caso drammatico costituisce un buon pretesto per ragionare sui metodi e sui progetti di salvaguardia dei grandi siti archeologici.
Ne discutono Domenico Luciani, coordinatore della Giuria del Premio Carlo Scarpa, Mario Manieri Elia, professore emerito di storia dell’architettura, Università degli Studi di Roma Tre, Piero Pruneti, direttore della rivista «Archeologia Viva». Partecipano Hasan Khaddour, Ambasciatore della Repubblica Araba Siriana in Roma, e Marco Tamaro, direttore della Fondazione Benetton.