Dialoghi attraverso il tempo
interessi generali, cittadinanza e beni comuni da Silvio Trentin a Salvatore Settis
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L’Italia tra le due guerre che hanno segnato il Novecento è il contesto in cui si sviluppa il lavoro di Silvio Trentin (1885-1944), giurista e uomo politico; l’Italia entrata nel terzo millennio, in piena crisi economica, è il riferimento dell’elaborazione teorica di Salvatore Settis, archeologo e storico dell’arte, da sempre presenza attiva nel dibattito politico culturale italiano.
Figure diverse per formazione e campo di lavoro, ma accomunate dalla passione civile a favore del bene della collettività. All’analisi di Silvio Trentin, per il quale «Lo stato […] non può conseguire la sua realizzazione istituzionale se non attraverso la irrevocabile consustanziazione del proprio essere in quello della comunità delle genti», fa eco la riflessione di Salvatore Settis: «l’interesse dei più lungimiranti e dei più numerosi […] che noi avvertiamo come necessario e urgente, appartiene forse al dominio dei princìpi universali, originari e incoercibili che nella tradizione europea ha preso il nome di diritto naturale» .
Di questo “dialogo a distanza” si parlerà in un incontro organizzato dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche, in collaborazione con il Centro Documentazione e Ricerca Trentin di Venezia, articolato in due momenti:
ore 15-17.30, Bonifiche e politiche territoriali, da Silvio Trentin al dibattito sui beni comuni, interventi di: Elisabetta Novello (Università di Padova), Fulvio Cortese (Università di Trento, Centro Trentin di Venezia), Christian Iaione (Università Niccolò Cusano, Labsus-Laboratorio per la sussidiarietà);
ore 17.30-19, Maria Rosaria Marella (Università degli Studi di Perugia) presenterà il libro Azione Popolare, cittadini per il bene comune (Einaudi, 2012) e ne discuterà con l’autore Salvatore Settis, insieme agli altri relatori.
Coordinerà Marco Tamaro (Fondazione Benetton Studi Ricerche).