Concerto per Luisa
la corda rotta. Un violoncello nel ghetto di Terezin
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Luisa Barbieri, per molti anni collaboratrice preziosa della Fondazione Benetton, è scomparsa nel 2012. E anche quest’anno tutti quelli che le vogliono bene la ricordano, il giorno del suo compleanno, attraverso una delle sue grandi passioni: la musica.
Il fratello, Guido Barbieri (testo e voce narrante), e il violoncellista Luca Franzetti le dedicano una delle infinite “storie vere” nate nel ghetto “modello” di Terezin durante la Seconda guerra mondiale. Racconta Barbieri: «Prima di essere internato, un violoncellista senza nome decide, per non separarsi dal suo strumento, di smontarlo pezzo per pezzo e di infilarlo nell’unico bagaglio consentito ai deportati. Una volta giunto nel ghetto lo ricostruisce, di nascosto, fino a farlo nuovamente “cantare”.
Il concerto clandestino tenuto insieme a Viktor Ullmann, l’autore di Der Kaiser von Atlantis, inaugura la straordinaria stagione artistica di Terezin che diventa, suo malgrado, la capitale culturale del Terzo Reich. Prima che tutti gli artisti del ghetto vengano uccisi, all’alba del 17 ottobre 1944, nelle camere a gas di Birkenau».