Filò di Andrea Zanzotto
lettura scenica
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Sandro Buzzatti prosegue nel suo percorso in tappe sul paesaggio, i suoi uomini, i sogni e presenta una lettura scenica, curata da Sandra Mangini, dei versi di Filò di Andrea Zanzotto, portando la riflessione in una dimensione nuova, forse onirica.
Un poema lontano, almeno in apparenza, da una dimensione vissuta e tutto proteso alla ricerca di piccoli indizi. Un percorso nell’infinitamente grande, spesso così simile all’infinitamente piccolo che in modo sorprendente mette al centro della terra l’uomo e il suo paesaggio.
Nel racconto, il filò appunto, l’uomo si ritrova, ritrova l’essenza dei suoi sogni, il senso più profondo della sua esistenza. Un percorso complesso, arduo, incantato che le parole di Zanzotto riescono a far emergere senza mai abbandonare il profumo vero del mondo, del paesaggio, della terra del poeta.
Proprio in questo totale spaesamento gli uomini sembrano ritrovarsi, ricomporsi, ripristinarsi. Proprio questo completo spaesamento sembra la strada maestra per tornare a tracciare le linee di una terra, la nostra, ferita e violentata.
Le parole di Zanzotto sembrano quelle di un uccello antico che da sempre sorvola questo paesaggio e per questo riesce a leggerne i segni più intimi, più nascosti, per questo riesce a cogliere le spinte e, forse, a intravedere la strada che si sta percorrendo.
Con Giuseppina Casarin, Paolo Calzavara, Sandra Mangini e Sandro Buzzatti.