Tutti sanno che Mozart odiava il flauto
concerto e letture
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La Fondazione Benetton propone una serata di musica e letture, a cura della musicologa Anna Tonini, per offrire un inedito sguardo su Mozart.
Con l’Ensemble del Bagatto (Anna Tonini, flauto; Maria Luisa Barbon, violino; Alessandro Dalla Libera, viola; Alberto Barbaro, violoncello) e Giovanni Tomassetti (voce recitante).
Un profilo di Wolfgang Amadeus Mozart attraverso i quartetti per flauto e archi potrebbe sembrare una provocazione dal momento che «tutti sanno che Mozart odiava il flauto». Spesso questa frase si legge nelle note ai programmi di sala relative alle composizioni per flauto del nostro, ma forse si tratta di una interpretazione superficiale e decontestualizzata del contenuto di una lettera che Mozart scrisse al padre nel 1778, dove appare la frase «devo scrivere per uno strumento che non posso tollerare».
In realtà, non era lo strumento a indisporre Wolfgang, ma il flautista dilettante De Jean. Mozart, genio indiscusso, forse è il più umano dei compositori proprio per i contrasti, a volte stridenti, tra la perfezione della sua musica e le inevitabili manifestazioni dettate dalle debolezze umane.
La giocosità scurrile nelle lettere di Mozart e la sua musica sublime… non si vuole in questa occasione spiegare l’apparente contrasto, ma semplicemente raccontarlo, perché ognuno di noi possa sentirsi comunque non estraneo e non lontano dalla meraviglia e dalla intensità del grande genio. I quartetti per flauto e archi, composti a 22 anni, alternano a pagine ispirate (si ascolti l’adagio del quartetto in re maggiore K 285), “scherzi” o “parodie”, come ad esempio il Rondeau del Quartetto K 298 in La maggiore con indicazione di tempo: «allegretto grazioso, ma non troppo presto, però non troppo adagio. Così così con molto garbo ed espressione».