
L’architettura per tutti. Le case più famose del mondo
ciclo di incontri, Casa Malaparte (1938-1942)
, ore |
---|
Treviso, spazi Bomben |
Giovedì 27 marzo alle ore 18, nell’auditorium di palazzo Bomben di Treviso, prosegue con un nuovo appuntamento il ciclo di incontri L’architettura per tutti. Le case più famose del mondo, una nuova rassegna d’incontri di divulgazione dell’architettura, – che ogni anno toccherà una specifica categoria di edifici –, organizzata dalla Fondazione Benetton, a cura di J.K. Mauro Pierconti, storico dell’architettura e curatore dello spazio espositivo di Ca’ Scarpa.
In questo secondo appuntamento, J.K. Mauro Pierconti racconterà Casa Malaparte (1938-1942) a Capri, spesso indicata come una delle opere più importanti e rappresentative dell’architettura contemporanea.
Costruita su uno sperone di pietra, Punta Massullo, difficile da raggiungere via terra, Casa Malaparte è caratterizzata da una lunga scalinata che monta sul dorso della casa e che conduce a una terrazza che si getta letteralmente nel mare.
Architettura dai materiali semplici, colpita incessantemente dal sole e accarezzata da venti perpetui, fa rivivere in sé alcune caratteristiche delle case mediterranee; e mai come in questo caso la costruzione è stata il felice esito di due figure ugualmente importanti: l’architetto, Adalberto Libera, e il committente, lo scrittore Curzio Malaparte.
Così lo stesso Malaparte descriveva il sito scelto per la Casa: «c’era a Capri, nella parte più selvaggia, più solitaria, più drammatica, in quella parte tutta volta a mezzogiorno e a oriente, dove l’isola da umana diventa feroce, dove la natura si esprime con una forza incomparabile e crudele, un promontorio di straordinaria purezza di linee, avventato in mare come un artiglio di roccia».
Nel 1963 il regista francese Jean-Luc Godard ambientava proprio in questa casa e nello spettacolare scenario naturale che la circonda le scene del film Il disprezzo, tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia, che racconta di un amore che si trasforma progressivamente nell’aspro sentimento del disprezzo e che porterà alla chiusura della relazione tra i due amanti, interpretati da Michel Piccoli e una giovane Brigitte Bardot.