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Wild plants
di Nicolas Humbert (Svizzera, Germania, 2016, 109’)
, ore |
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Treviso, spazi Bomben |
Ingresso unico 5 euro |
Un ritratto al contempo forte e onirico di personaggi che resistono alla globalizzazione, all’apatia, alla superficialità e soprattutto alla distruzione degli equilibri naturali.
Tra idealismo e attivismo, i protagonisti di Wild Plants vogliono costruire un mondo migliore, dove le frontiere geografiche e culturali spariscono in nome di un credo comune: la natura. La parola chiave, il motore della loro micro rivoluzione (dalle macro conseguenze) è la terra, vista come risorsa fondamentale e insostituibile per nutrire il corpo e, soprattutto, lo spirito. Gli orticoltori urbani di una Detroit postindustriale dalle atmosfere apocalittiche, il giardiniere artista Maurice Maggi che grazie al suo spirito ribelle e alla sua sensibilità ecologica ha riempito Zurigo di magia, l’attivista nativo americano Milo Yellow Hair e il suo progetto agricolo tra poesia e resistenza, e l’innovativa e ribelle cooperativa ginevrina Jardins de Cocagne sono i protagonisti di un’avventura umana che da personale diventa globale. Persone alla ricerca di modelli di vita in sintonia con la natura, creatori di nuove forme di attivismo, giardinieri urbani che hanno scelto di abbandonare le comodità della società dei consumi per tornare alla terra.
Interviene Roberto Zancan, professore di Storia e teoria dell’architettura alla HEAD-Geneve (HES-SO), fondatore del collettivo Ground Action.