L’eredità di Luigi Coletti tra carte e pensiero
giornata di studi
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Università degli Studi di Padova, Palazzo Liviano, Sala Sartori |
La Fondazione Benetton Studi Ricerche, il Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova, in collaborazione con il Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino, promuovono un convegno dedicato a Luigi Coletti (Treviso, 1886-1961), a cura di Alice Cutullè, ricercatrice in Museologia e critica artistica e del restauro del Dipartimento di Studi Storici di Torino, e di Marta Nezzo, professore ordinario in Museologia e critica artistica e del restauro del Dipartimento dei Beni Culturali di Padova.
Studioso e critico d’arte, promotore e presidente degli “Amici dei monumenti” a difesa del patrimonio artistico trevigiano, Coletti diventa nel 1932 conservatore del Museo e della Pinacoteca di Treviso, professore all’Università di Bologna (1937-1938), Pisa (1939-1946), Padova (libera docenza) e Trieste (1946-1957).
Il Fondo Coletti, costituito dalla ricca biblioteca e dall’archivio personale, conservato assieme a carte e libri dell’intera famiglia presso la Fondazione Benetton Studi Ricerche, è un unicum nel panorama critico italiano, in quanto sono ancora conservati insieme appunti, fotografie, manoscritti, scatole di lavoro relativi a ogni pubblicazione o convegno a cui lo studioso ha preso parte.
A partire da un tirocinio extracurriculare presso la Fondazione trevigiana svolto tra il 2016 e 2017 da Alice Cutullè, già dottore di ricerca e assegnista presso il Dipartimento dei Beni Culturali di Padova, è stato possibile per la prima volta sondare e studiare le carte dello storico dell’arte.
Il programma della giornata di studio intende analizzare la poliedrica personalità di Coletti, partendo dall’analisi delle carte d’archivio in relazione con i suoi scritti e la sua ricca biblioteca.
Dopo i saluti istituzionali Francesca Ghersetti delineerà un sintetico profilo del Fondo Coletti, Alice Cutullè tratteggerà il suo profilo biografico e professionale calato nel contesto critico italiano della prima metà del Novecento, Franca Varallo approfondirà il rapporto tra Coletti e la critica d’arte nel secondo dopoguerra, Andrea Venturin relazionerà sugli scatti fotografici del Fondo Coletti per l’Inventario degli oggetti d’arte della provincia di Treviso, Elena Svalduz analizzerà il catalogo del 1935 sulla città di Treviso, Chiara Voltarel si occuperà del suo ruolo all’interno dell’Associazione per il Patrimonio artistico trevigiano, Rossella Riscica esaminerà l’esempio di Coletti nel restauro a Treviso.
Nel pomeriggio si passerà all’analisi della cattedra e dell’insegnamento in storia dell’arte all’Università di Pisa, a cura di Antonella Gioli, e quella di Trieste, a cura di Nicoletta Zanni, Tiziana Franco esaminerà gli studi di Coletti su Tomaso da Modena, Marsel Grosso sulla pittura del Rinascimento, con una nota su Cima da Conegliano, Mari Pietrogiovanna sui fiamminghi, infine è prevista una tavola rotonda finale presieduta da Maria Beatrice Failla (Università di Torino), Marta Nezzo (Università di Padova), Giuliana Tomasella (Università di Padova), a cui parteciperanno tutti i relatori.