Kind of Satie
concerto con il Trio Pandolfo
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Treviso, chiesa di San Teonisto |
Nell’ambito della rassegna Landscapes, organizzata dalla Fondazione Benetton e almamusica433, la chiesa di San Teonisto ospiterà in concerto Kind of Satie con il Trio Pandolfo: Andrea Pandolfo, tromba e flicorno, voce recitante, canto, direzione artistica; Michelangelo Rinaldi, fisarmonica, pianoforte, piano giocattolo; André Lislevand, viola da gamba, voce recitante, elettronica.
Kind of Satie trae origine dall’incontro del Trio con le surreali e graffianti indicazioni di espressione di Erik Satie, raccolte e tradotte in italiano.
Il concerto è un viaggio nella poetica di Satie, trasfigurata attraverso la sensibilità di musicisti che hanno alle spalle molti anni di sperimentazione, anche condivisa, in sonorità niente affatto consuete e mainstream. In Kind of Satie, la scrittura musicale passa dai toni più intimi alle evocazioni orchestrali, dal minimalismo all’improvvisazione libera, dal contrappunto in stile rinascimentale all’uso dell’elettronica che trasfigura con delicatezza sonorità rock-jazz.
Le Trois sonneries de la Rose+Croix (1892) e Sports et Divertissements (1914), composti da Satie in un arco temporale che va tra la fin siecle e l’inizio della Prima guerra mondiale, sono il fil rouge che annoda e integra tra loro i brani originali composti dal Trio, la musica per viola da gamba di Marin Marais e, «l’universo delle parole» che Satie amava annotare come sottotesto o come bizzarre annotazioni di espressione nelle partiture dei suoi brani, sempre solo a esclusivo uso degli interpreti. «Nel nostro lavoro» spiega Andrea Pandolfo «le parole vengono invece rivelate: scandite, recitate, cantate, diventano parte integrante del mosaico sonoro. Siamo convinti che, rivelare ciò che Satie volesse rimanesse nascosto, non costituisce più un tradimento: riteniamo di valorizzare la poetica di Erik Satie nello smitizzarlo, nel farlo scendere dal piedistallo impolverato dell’autore accademico ed intoccabile. È secondo questa logica che proponiamo un suono mai prima udito, sorprendente per capacità di suggestione e trasparenza, un suono realizzato tramite l’incontro della viola da gamba, a volte trattata elettronicamente, con la tromba moderna e il flicorno, la fisarmonica, il pianoforte e il piano giocattolo».