Dalle carte e dalle parole. Anita, Eugenia, Sara
ciclo "La biblioteca incontra 2023"
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Treviso, spazi Bomben |
Con l’incontro dedicato a tre figure femminili che hanno attraversato la storia della Treviso del Novecento si apre la dodicesima edizione di La biblioteca incontra, annuale ciclo di appuntamenti dedicati alla valorizzazione del patrimonio librario e documentario della Fondazione.
Anita Gobbato (1866-1948), di nota e illustre famiglia trevigiana, considerata il miglior partito della città, entra a far parte della famiglia Coletti nel 1884, con il matrimonio con Isidoro Alberto, da cui nascerà Luigi, storico dell’arte (1886-1961).
Eugenia Campanari, morta nel 1954, marchesa, originaria di una illustre famiglia di Veroli imparentata con la famiglia Maraini, sposa Luigi Coletti nel 1919.
La memoria di entrambe è legata principalmente al loro ruolo in ambito familiare – madri e mogli – e sociale, così come testimoniato dalla stampa locale che ne segue, dandone conto, la partecipazione attiva a numerose occasioni pubbliche, ricevimenti, eventi mondani, filantropici e culturali, così come consueto per i membri delle famiglie di spicco della città. Tra le carte dell’archivio poche sono le tracce presenti, che confermano sostanzialmente attività e ruoli pubblici come patronesse di società sportive, tra queste la Canottieri Sile, come membri e presidentesse di associazioni, tra cui la Società Dante Alighieri, e come dame della Croce Rossa. Ma queste tracce, allo stesso tempo, offrono indizi utili a far intuire come di queste figure ci sia ancora molto da far emergere.
Sara Casellato (1906-1982), che proviene da una famiglia di possidenti terrieri di Fontane di Villorba, sposa nel 1928 Mario Botter (1896-1978), pittore e restauratore. Anche la vita di Sara si svolge tra la cura della famiglia e una vita pubblica legata, molto, all’attività professionale di Mario; e della sua vita resta prevalentemente traccia nella memoria orale della famiglia, raccolta in una recente pubblicazione (Natalina Botter, Sara. Un ritratto nella Treviso del Novecento, De Bastiani 2022).
Tre donne e due famiglie legate dal filo rosso della storia e della tutela dell’arte a Treviso, figure al cui profilo merita di essere dato spessore adeguato attraverso un uso critico delle, purtroppo poche, fonti disponibili.
Ne parleranno Marina Grasso, giornalista culturale, e Natalina Botter, docente, guida turistica, interprete e figlia di Sara, in un breve itinerario che si dipanerà tra le carte e le memorie orali delle due famiglie.
Iniziativa in collaborazione con gli Amici dei musei di Treviso.