Il Bosco di Sant’Antonio
Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2012
XXIII edizione
a cura di Domenico Luciani e Patrizia Boschiero, con Francesco Sabatini
Fondazione Benetton Studi Ricerche-Antiga Edizioni
Treviso 2012
112 pagine, 81 illustrazioni a colori e 12 in bianco e nero
È disponibile anche l’edizione inglese integrale
ISBN 978-88-97784-12-8
(collana Memorie/dossier)
Abbiamo cercato di conoscere la forma e la vita di un luogo. Di dar conto della sua interminabile vicenda geologica e biologica, della storia delle sue trasformazioni dovute alla presenza umana, del rischio esiziale corso ripetutamente nell’arco del XX secolo e delle battaglie civili per proteggerlo. Abbiamo cercato di ragionare sulla sua condizione attuale e le sue prospettive future. Abbiamo pubblicato perciò documenti d’archivio, testi di studiosi e di responsabili con posizioni articolate ma utilmente confrontabili, tenendo fermo il riferimento unitario all’ispirazione culturale del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino. La pubblicazione è dunque il risultato di un lavoro scientifico e di uno sforzo editoriale con collaborazioni significative e vicinanze necessarie.
Il luogo è disegnato da un meraviglioso insieme di alcune migliaia di grandi alberi, cinquecento dei quali sono faggi secolari. Un bosco difesa di un centinaio di ettari. Un pascolo alberato nei dintorni di Pescocostanzo, nelle montagne d’Abruzzo, testimone vivente di una civiltà agro-silvo-pastorale plasmata dal rapporto con la natura, con la propria memoria e con il sacro. Un laboratorio di conoscenze, di tecniche, arti, mestieri, norme, pratiche di lunga tradizione che ci inviano attualissimi cruciali interrogativi economici e antropologici.
A partire da questo caso, specialmente intenso, la riflessione si allarga al tema più generale del bosco, dei boschi, come figure di paesaggio simboliche, anche per le metamorfosi del loro significato e del loro ruolo nel faticoso itinerario di riconciliazione con la natura sul quale sembra incamminarsi, se non altro per sopravvivere, la nostra attuale sensibilità. Con la varietà dei loro caratteri e dei loro usi, con il loro valore di beni comuni, dotati di lunga durata e di persistente statuto in tante attuali esperienze concrete, i boschi ci spiegano con semplicità come la loro conservazione e il loro rinnovo presupponga presenze quotidiane di manutenzione e comunità lungimiranti di buongoverno.
Indice del volume
Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 1990-2012, 4
Regolamento e giuria del premio, 5
Bosco di Sant’Antonio. Motivazione della giuria, 8
Jury report, 10
Testimonianza di Pasquale Del Cimmuto, sindaco di Pescocostanzo, 19
Boschi e pascoli, prati e coltivi del Comune di Pescocostanzo, a cura di Domenico Luciani, 21
Luigi Hermanin, Il Bosco di Sant’Antonio, 25
Mauro Agnoletti, Caratteristiche e stato di conservazione del paesaggio storico italiano, 30
Gianfranco Pirone e Giampiero Ciaschetti, La vegetazione del Bosco di Sant’Antonio, 33
La protezione del Bosco di Sant’Antonio nel Parco Nazionale della Majella, a cura di Simonetta Zanon, 42
Aurelio Manzi, Le antiche difese e l’uso dei boschi nell’Appennino abruzzese, 44
Francesco Sabatini, Pescocostanzo: un sistema complesso, tra natura e cultura, 57
Inventario della chiesa di Sant’Antonio in Primo Campo (1697), testo edito da Gaetano Sabatini nel 1932, a cura di Ezio Mattiocco, 68
Ezio Mattiocco, Le Campora: una terra contesa, 72
Massimo Rossi, Il Bosco di Pescocostanzo da “Difesa” a “Bosco di Sant’Antonio”, 79
Regesto del Bosco di Sant’Antonio nel XX secolo, a cura di Domenico Luciani, 89
Bibliografia consultata, 97
Cartografia disponibile, 106
Elenco delle illustrazioni, 107
Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2012, 108