SUD
concerto in ricordo di Marco Tamaro
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Treviso, Teatro Comunale Mario Del Monaco |
Mercoledì 28 luglio alle ore 20.30 la Fondazione Benetton e il Comune di Treviso propongono, nel Teatro Comunale Mario Del Monaco di Treviso, il concerto dal titolo SUD, in ricordo di Marco Tamaro (1959-2020), per undici anni direttore della Fondazione Benetton e importante punto di riferimento per la città di Treviso, figura centrale nel mondo delle istituzioni dedicate alla ricerca e ai programmi nel campo dei beni culturali, del paesaggio, delle tematiche ambientali.
Nel primo anniversario della scomparsa, si è voluto che questo fosse il primo appuntamento della nuova stagione concertistica del progetto Musica antica in casa Cozzi, organizzato dalla Fondazione Benetton con il sostegno del Comune di Treviso, un progetto che ha sempre visto protagonista Marco Tamaro, conosciuto per la passione, l’entusiasmo e la curiosità che lo contraddistinguevano nel campo musicale.
Questo spettacolo era stato da lui scelto insieme al direttore artistico Stefano Trevisi in vista della stagione 2020, non realizzata a causa dell’emergenza sanitaria. È parso pertanto naturale decidere di ricordarlo a partire dalla voce limpida e assolutamente unica di un grande artista, Marco Beasley, con il suono della tammorra e la musica delle culture che si affacciano sui mari della nostra penisola, che ci invitano a fare sempre vela nella vita verso orizzonti aperti e coraggiosi.
SUD
Nel cuore della civiltà mediterranea, da quelle terre lambite dal mare che furono ricche e sapienti quando Roma era ancora un villaggio di pastori, ci arriva la voce potente e incorrotta della Tradizione. Musica e mistero del suono primordiale.
Con Marco Beasley, canto
Stefano Rocco, arciliuto, chitarra barocca
Fabio Accurso, liuto
Leonardo Massa, colascione
Vito De Lorenzi, tamburi a cornice
Mar Ligure, Mar Tirreno, Mar Ionio, Mare Adriatico: nomi geografici che appartengono a un mare che sta al centro fra tante terre, il Mediterraneo, ma che ne ha al suo centro una, quasi fosse un’isola, lunga, sottile, ancora bellissima: l’Italia. Da Ventimiglia a Trieste, un lunghissimo viaggio sulle coste di questo mare dai tanti nomi fa scoprire luoghi meravigliosi e gente straordinaria. E verso sud, dove la penisola italiana si spinge più profondamente in questo mare, l’aria della storia è ancora molto presente, ancora si raccontano leggende millenarie in questi anni di globalizzazione, molta ritualità sopravvive.
Una storia antica, come antichi sono i versi dei poeti che ci accompagnano in questo nuovo cammino. Poeti molto spesso senza nome, ma dalle mille parole, dai mille canti. E in questi canti ci sono storie di bambini e di amori vissuti, il dolore di una perdita e la felicità di un’amicizia ritrovata. SUD è tutto questo e molto di più. E ancora, verso sud ci accompagnano strumenti viandanti da sempre, il liuto e la chitarra con il loro suono antico che è arte mascherata di semplicità. A loro, in viaggio, si affiancano il colascione e i tamburi a cornice, strumenti principe della tradizione mediterranea. Ed in questo cammino incontriamo chi a passo di danza ci porta per i sentieri del nostro SUD.
Alla ricerca di un canto che appartiene a mille voci, il programma non segue una strada prefissata ma l’ordine dei brani musicali varia da momento a momento, seguendo il dialogo che si instaura col pubblico.
Perché questo nostro SUD è uno spirito libero.