Güllüdere e Kizilçukur: la Valle delle Rose e la Valle Rossa in Cappadocia
convegno pubblico
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Il convegno dedicato al luogo scelto dal Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2020–2021, in questa edizione eccezionalmente biennale, vuole essere un’ulteriore occasione, dopo il ciclo di incontri organizzati su temi specifici nei mesi di dicembre e gennaio scorsi, il volume collettivo pubblicato a ottobre, il film documentario e la mostra tuttora allestita nella sede di Ca’ Scarpa, per conoscere da vicino e approfondire le peculiarità culturali e naturali del contesto dal quale emergono due valli, Güllüdere e Kizilçukur, che ci mostrano la misura e il valore profondo e duraturo di un paesaggio in continuo mutamento nel quale le forme dell’insediamento umano e la natura geologica del suolo conservano i segni di un’antica modalità dell’abitare prevalentemente rupestre, in equilibrio tra le diverse manifestazioni della natura e delle diverse culture che l’attraversano nel susseguirsi dei secoli, fino all’oggi.
Programma
Introduzione e coordinamento a cura di Patrizia Boschiero e Luigi Latini
> ore 15–17.30, prima sessione
Maria Andaloro, storica dell’arte, direttrice della Missione dell’Università della Tuscia in Cappadocia:
Güllüdere e Kizilçukur. Tra fughe di coni, rocce abitate, chiese dipinte
Gino Mirocle Crisci, geologo, professore presso l’Università degli Studi della Calabria:
La natura geologica del paesaggio cappadoce
Murat Ertuğrul Gülyaz, archeologo e fotografo, Museo archeologico di Nevşehir, Cappadocia:
Il patrimonio della Cappadocia rupestre e la sua immagine nella cultura locale e internazionale
Aslı Özbay, architetto, Uçhisar, Cappadocia:
Architettura civile in Cappadocia: salvaguardare e abitare antichi luoghi scavati
discussione
> ore 18–19.30, seconda sessione
Fabio Salomoni, sociologo, ricercatore presso la Koç University di Istanbul:
La Cappadocia nell’altopiano anatolico: spazi e tempi in movimento
Monique Mosser, storica dell’arte, dell’architettura e dei giardini, CNRS, Centre André Chastel, Parigi:
Il patrimonio mondiale dell’umanità e la museificazione nell’era del turismo di massa, in tempi di pandemia
discussione e conclusioni