Segni e luoghi

Vita e opere di Lino Bianchi Barriviera (1906-1985)

di Cristina Beltrami

Fondazione Benetton Studi Ricerche-Canova

Treviso 2004

140 pagine
9 illustrazioni a colori e 28 in bianco e nero
prezzo di copertina 18 euro

ISBN 88-8409-101-2
(Memorie, 9)

 

 

Lino Bianchi Barriviera è uno dei grandi incisori italiani del Novecento. Il suo nome è particolarmente significativo nel mondo della grafica: oltre a essere infatti un valente incisore, è autore de L’incisione e la stampa originale, pubblicato nel 1984 dopo anni di carriera accademica. Ma è anche pittore e disegnatore di notevole spessore, come provano i primi olii con la campagna del Trevigiano, la cartella giovanile di disegni veronesi, la serie di acqueforti di Lalibela testimoni dell’avventura etiope, l’esperienza di “pittore di guerra” negli anni quaranta. L’intento di questo lavoro è di ricostruire unitariamente la sua figura di artista. Veneto di nascita, fiorentino di formazione e infine romano d’elezione, egli non frequenta però i “luoghi” dei dibattiti artistici della capitale e porta avanti un suo personale linguaggio in stretto rapporto tra arte e vita, in un’esistenza fatta di sincere amicizie e teneri affetti come dimostrano i suoi ritratti ma anche le testimonianze dirette riportate in questo testo, che prima di un saggio di storia dell’arte vuole essere il racconto della vita di un artista consapevole delle sue scelte e calato nella realtà culturale dell’Italia del Novecento.

Il libro di Cristina Beltrami ha partecipato al Premio Letterario Giovanni Comisso 2005 (XXIV edizione), per la sezione “biografia”.

 

Indice del volume

Prefazione, 9
I. La vita, 11
II. Poetica e stile, 19
III. Lalibelà, 55
IV. Fortuna critica, 65
V. Filatelia e gioielli, 75
Appendice:
Scritti autografi, 81
Ricordi, 95
Cronologia, 97
Le carte di Lino Bianchi Barriviera, 101

Elenco delle opere citate, 103
Bibliografia, 111
Indice dei nomi e dei luoghi, 131

 

Cristina Beltrami (1973) si è laureata in Lettere con indirizzo storico-artistico presso Ca’ Foscari nel 1998 e ha poi seguito i corsi della Scuola di Specializzazione in Storia dell’Arte dell’Università degli Studi di Udine. Dal 2000 al 2002 è stata guida didattica della Collezione Peggy Guggenheim. Ha organizzato due edizioni dell’Esposizione d’arti visive. Sezione giovani presso il Circolo Artistico di Venezia e curato il volume L’identità delle arti a Venezia nel Novecento (Marsilio, Venezia 2002). Ha discusso la tesi di dottorato sulla Statuaria italiana tra la metà dell’Ottocento e il primo ventennio del Novecento a Montevideo.