Agenda novembre 2018
L’Agenda di novembre ospita un intervento di Viola Corbari, architetto, borsista presso la Fondazione Benetton nel 2018, che venerdì 9 presenterà a Roma il suo lavoro di ricerca.
Il tema della formazione nel campo del paesaggio abbraccia ambiti diversi, integrando saperi disciplinari differenti per ricavare una visione ad ampio spettro sulla complessità del mondo contemporaneo. L’accelerazione verso il cambiamento, la crescente pressione delle tematiche ambientali, la mutazione delle tradizionali categorie progettuali rendono infatti indispensabile una valutazione aggiornata degli strumenti necessari alla formazione di specialisti, indicata come misura specifica di indirizzo dalla Convenzione Europea del Paesaggio, ratificata dall’Italia nel 2004.
La Fondazione Benetton Studi Ricerche ha scelto di dedicare a questo tema l’edizione 2018 della borsa di studio Teorie e politiche per il paesaggio, svolta in collaborazione con Uniscape (rete accademica internazionale, nata nel 2008 con l’obiettivo di incentivare l’attuazione della Convenzione Europea del Paesaggio), con la volontà di tratteggiarne un panorama aggiornato a livello europeo.
La storia relativamente recente dell’Architettura del paesaggio come insegnamento accademico vede infatti ancora parzialmente inedita una riflessione condivisa sull’evoluzione e sullo stato dell’arte, anche in relazione agli esiti connessi al mondo del lavoro, nello stretto legame di validazione reciproca che intercorre tra formazione e attività professionale.
L’Europa è un panorama multiforme, denso di derivazioni culturali e tradizioni differenti, all’interno del quale la formazione in paesaggio ha preso le mosse in tempi diversi e in ambiti universitari afferenti a campi che spaziano dall’architettura, all’agronomia, alle arti applicate…
La definizione attuale della disciplina, per quanto variegata e certamente rispecchiante la grande diversità nel nostro continente, è però frutto di scambi costanti tra i paesi, che hanno contraddistinto lo sviluppo dell’architettura del paesaggio in maniera crescente nel corso del ’900 a partire dall’operato dei cosiddetti “pionieri”, che intesserono una rete di relazioni internazionali confluita nella fondazione di IFLA (International Federation of Landscape Architects ) nel 1948.
Negli ultimi anni si assiste a una fase di rinnovato coordinamento tra centri di formazione, attraverso associazioni e programmi di studio internazionali che concorrono a incentivare processi di armonizzazione e convergenza delle esperienze europee. L’intenzione è di preservare la specificità di aree geografiche e culturali diverse cercando la costruzione di una base comune, un common ground che delinei i primi tratti di un’auspicata attitudine europea all’architettura del paesaggio.
L’incontro che si terrà il prossimo 9 novembre a Roma, in collaborazione con l’Università La Sapienza, nel quale si presenterà l’esito del lavoro di ricerca, funge da occasione per una riflessione su questa tematica attuale e di particolare importanza nel contesto italiano, che vede la mancata definizione di un percorso formativo legittimato dalle prescrizioni internazionali, coinvolgendo voci di rilievo della disciplina nel nostro Paese.