La ricerca dei beni culturali tra paesaggi e tecnologie
incontro pubblico
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Auditorium Parco della Musica, Teatro Studio |
La gestione e la salvaguardia dei beni culturali richiedono competenze trasversali. Si devono considerare, per la tutela delle aree monumentali, gli aspetti legati al rilievo con mezzi tecnici avanzati, ma anche quanto necessario a una corretta convivenza tra patrimonio culturale e natura. Il rilievo con i mezzi più sofisticati risulta ormai fondamentale per la divulgazione e costituisce uno strumento utile agli interventi di manutenzione e ricostruzione, come nel caso di aree monumentali distrutte in contesti di guerra. La gestione delle componenti naturali, rappresenta una parte spesso trascurata, con la conseguenza di proporre impianti vegetali non adatti sia dal punto di vista paesaggistico, quando anche non dannosi per i monumenti stessi. L’intervento di un paesaggista, che abbia maturato esperienze specifiche nel settore monumentale, è dunque imprescindibile. L’evento è organizzato dalla Fondazione, in collaborazione con il CNR, in occasione del National Geographic Festival delle Scienze.
Partecipano: Alberta Campitelli, storica dell’arte e dei giardini, La conservazione e gestione di Villa Borghese a Roma; Tessa Matteini, Architettura del paesaggio, Università di Firenze, Diversità biologiche e diversità temporali. Progettare i paesaggi delle archeologie; Eva Pietroni, Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali CNR, Il museo virtuale della valle del Tevere; Alfonsina Russo, direttore, e Gabriella Strano, Parco archeologico del Colosseo, MIBACT, Parco Archeologico del Colosseo. Interazioni archeologiche naturalistiche: il vero Genius Loci dell’ambiente; Marco Tamaro, direttore, Fondazione Benetton, Il caso dell’agrumeto di Maredolce-La Favara a Palermo, Premio Carlo Scarpa 2015.
Inoltre, giovedì 19 aprile alle ore 10, alcuni studenti del progetto Articolo 9 della Costituzione partecipano a un ted talk e si sfidano in una gara a squadre per testare le conoscenze acquisite durante il progetto.
Intervengono per il CNR: Gilberto Corbellini, direttore, Dipartimento Scienze Umane e Patrimonio Culturale; Vanni Antoni, direttore, Istituto Gas Ionizzati; Domenico Laforenza, direttore, Istituto di Informatica e Telematica; Elisabetta Baldanzi e Alessandro Parisi, ricercatori Istituto Nazionale di Ottica.