Manuale di coltivazione pratica e poetica
nell'ambito del ciclo "La biblioteca incontra"
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Il ciclo annuale di incontri dedicati all’approfondimento e alla valorizzazione del patrimonio documentario della Fondazione Benetton, si apre con la presentazione, che vuole essere un’occasione di discussione e confronto, del libro Manuale di coltivazione pratica e poetica. Per la cura dei luoghi storici e archeologici nel Mediterraneo di Luigi Latini e Tessa Matteini (Il Poligrafo, 2017).
“Dando voce a figure che, nella storia e nel nostro tempo, hanno sentito la necessità di coniugare l’esperienza pratica della coltivazione con la scrittura e il pensiero teorico, il libro riflette sul valore del progetto paesaggistico visto come sintesi e scambio tra queste due dimensioni integrate, frutto di un unico processo interpretativo che si sviluppa coltivando i luoghi. Formato da una raccolta di esplorazioni teoriche e da un repertorio di esperienze nel campo del paesaggio e del giardino, il manuale si propone come strumento di lavoro e di ricerca rivolto a chiunque si avvicini a questo ambito di lavoro e di studio con una attitudine progettuale, con una particolare attenzione per coloro che si muovono nel campo della formazione, secondo quei principi che anche la Convenzione Europea del Paesaggio promuove e sancisce.”
La prima parte del libro indaga contributi teorici sul giardino e sul paesaggio con l’intento di intercettare quei saperi che compongono un fil rouge legato alle pratiche della coltivazione sul campo. La seconda parte è dedicata alle pratiche e offre una riflessione sul valore di passaggi sequenziali come rivoltare la terra, governare le acque, sconfinare, seminare e piantare, osservare il tempo, sette “esercizi di coltivazione”, riferibili a luoghi dalla forte connotazione – un bosco, un frutteto o una vigna; un giardino, una rovina, un orto e un prato – approfondiscono l’esplorazione nelle pratiche, e chiude con una riflessione su un caso studio legato all’archeologia, la Rocca di San Silvestro in Toscana.
Ne parlano con gli autori Giuseppe Barbera, professore di Colture Arboree, Università degli studi di Palermo, e Filippo Pizzoni, paesaggista e vicepresidente di Orticola di Lombardia.