Paesaggi che cambiano, 2017-2018

sesta rassegna cinematografica dedicata ad Andrea Zanzotto

Natura filmata, natura cinematografica

secondo ciclo di proiezioni, febbraio-aprile

a cura di Luciano Morbiato

 

In principium… In principio era la natura, e poi è arrivato homo, il signore della natura: estrema sintesi di un rapporto che è passato dal tremore al dominio e che il cinema riepiloga continuamente. Quanti film iniziano con una panoramica su un vasto territorio solcato da valli boscose con al fondo un quieto fiume che scorre, mentre nelle sequenze successive cacciatori inseguono la preda, contadini arano la terra, muratori edificano case, treni attraversano la valle, nel cielo aerei lasciano la loro scia, ma eserciti si scontrano, e spesso Caino ha il ruolo del protagonista… Una variante particolare mette in scena l’incontro–scontro tra uomini che vivono nella natura – uomini “naturali” o “selvaggi” – e altri che irrompono e distruggono un equilibrio, un idillio (cfr. Malick, La sottile linea rossa; The New World).

Nel corso della sua storia, il cinema, linguaggio della modernità, ha inquadrato e riprodotto la realtà fisica, alternando obiettività documentaria e soggettività espressiva, registrando anche l’evoluzione di atteggiamenti diversi nei confronti della natura: dall’orgoglio della conquista all’amarezza del senso di colpa, all’angoscia della possibile catastrofe.

Accennare, indicare, ricordare è l’ambizioso obiettivo della rassegna Natura filmata, natura cinematografica: essa propone le opere di alcuni “paesaggisti con la macchina da presa” – da Robert J. Flaherty a Werner Herzog, da Jane Campion ad Alberto Rodriguez e Ciro Guerra – che non si limitano a riprendere elementi della natura, ma li associano tra i protagonisti dei loro film, classici o recentissimi: fiume o deserto, giardino o palude, senza mai dimenticare quel rapporto necessario, quel conflitto non ricomposto tra la natura e l’uomo (LM).

 

Ardui cammini del verde

sul filo di infinite inesistenze – 

un ultimo raggio li perseguita

Andrea Zanzotto,

“Verso i Palù” per altre vie

 

mercoledì 7 febbraio ore 21

Louisiana Story

regia di Robert J. Flaherty (USA, 1949, durata 77’)

 

mercoledì 21 febbraio ore 21

El abrazo de la serpiente

regia di Ciro Guerra (Colombia/Venezuela/Argentina, 2015, durata 125’)

 

mercoledì 7 marzo ore 21

Bright Star

regia di Jane Campion (Australia/Regno Unito, 2009, durata 115’)

 

giovedì 22 marzo ore 21

La isla minima

regia di Alberto Rodríguez (Spagna, 2014, durata 105’)

 

mercoledì 4 aprile ore 21

Apocalisse nel deserto

regia di Werner Herzog (Germania/Regno Unito/Francia, 1992, durata 52’)