Animali, giardini, paesaggi
Giornate internazionali di studio sul paesaggio
2018, quattordicesima edizione
giovedì 15 e venerdì 16 febbraio
Le Giornate di studio mettono quest’anno in campo una riflessione sul rapporto tra animali e paesaggio, in particolare sul ruolo e sul significato che, tra alleanze e conflitti, gli animali giocano nel tracciare il disegno del paesaggio e nel prendere parte alla sua cura.
Si rifletterà su come orientare, con un’attitudine forse meno antropocentrica di quanto l’uomo abbia finora manifestato, il nostro pensiero e il nostro operato verso una maggiore comprensione delle forme di interazione tra uomo e animali nella costruzione dei nostri luoghi di vita.
Dalla presenza della fauna nel vocabolario del giardino storico, alla messa in scena del mondo animale – nell’arte, nelle collezioni zoologiche, nei paesaggi artificiali – fino alle più varie e necessarie interazioni con il paesaggio costruito, urbano e rurale, del mondo contemporaneo, gli animali saranno al centro di una discussione articolata, con molti contributi e differenti punti di vista.
La prima sessione – Animali nei giardini dell’uomo – affronta il tema del rapporto tra gli animali e la dimensione del giardino, ripercorrendo alcune tappe storiche dal punto di vista della loro presenza: nella definizione degli spazi e della loro immagine, nella costruzione di immaginari e figure simboliche, nel tenere in vita i meccanismi fondamentali del suo funzionamento, a partire dal lavoro dei campi.
La seconda sessione – Animali in scena – passa dal grande affresco interattivo ereditato dal giardino a momenti a noi più vicini, nei quali l’uomo ha cercato di stabilire vicinanze e forme di relazione diverse. Necessario richiamarsi alla lunga vicenda degli zoo nel paesaggio della città borghese, alle successive forme di rappresentazione del mondo animale, aggiornate oggi alla luce di una coscienza ecologica che prevede la ricostruzione di habitat comunque ben orchestrati dal pensiero dell’uomo. Sul senso di questo divario si discuterà portando anche testimonianze del lavoro di artisti che esplorano la necessità di nuove relazioni con il modo animale e persino del mestiere di chi, come il tassidermista, è capace di ricreare con le proprie mani ciò che l’uomo ha distrutto.
Testimonianze che rispecchiano idee e pratiche in atto nella società contemporanea confluiranno nella terza sessione dal titolo Animali nel paesaggio costruito, dalla quale emerge l’intenzione dell’uomo di oggi di stabilire alleanze, complicità, patti strategici nell’ottica di una maggiore comprensione reciproca.
Si discuterà della percezione del paesaggio rurale, di forme inedite di cura e manutenzione della città affidate, ad esempio, alla pastorizia urbana e all’apicoltura, della costruzione di “abitazioni” per animali pensate in chiave di convivenza rispettosa e non di sopraffazione. L’attitudine progettuale olandese, da sempre improntata allo sguardo sul mondo animale, rappresenta, in questo senso, un punto di riferimento imprescindibile. La conclusione delle giornate proporrà infine un “ritorno al giardino” per sottolineare, partendo da questa dimensione, la necessità di guardare al futuro con maggiore attenzione alla relazione tra esseri viventi e loro rispettive forme di comunicazione. Il giardino, da sempre intessuto, come il paesaggio, da relazioni di potere, osservato dal punto di vista degli animali, diventa un terreno di convivenza e sperimentazione che ci aiuta a coltivare il mondo di domani.