Benedetto chi ti porta, maledetto chi ti manda
seminario
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Treviso, Casa dei Carraresi |
comitato scientifico
Gaetano Cozzi (presidente)
Casimira Grandi (segretario scientifico)
Giorgetta Bonfiglio Dosio
Francesca Cavazzana Romanelli
Claudio Povolo
partecipanti
Bruno Bortoli, Giovanna Cappelletto, Francesca Cavazzana Romanelli, Carlo Corsini, Franca Cosmai, Gaetano Cozzi, Maria Luigia De Gregorio, Lidia Fersuoch, Daniele Gazzi, Casimira Grandi, Volker Hunecke, Giovanni Levi, Ada Neiger, Ivana Pastori, Claudio Povolo, Paolo Prodi, Diego Quaglioni, Emanuela Renzetti, Lucia Sandri, Juanita Schiavini Trezzi, Pisana Visconti, Andrea Zannini, Renzo Zorzi.
La storiografia sull’infanzia abbandonata ha avuto uno sviluppo recente in ambito internazionale e nazionale, dal quale il Veneto è stato solo sfiorato. Sull’area veneta, rimasta sino ad oggi ai margini di queste indagini, erano stati condotti esclusivamente studi episodici per alcune province, pur essendoci istituti per l’infanzia abbandonata da secoli in ogni capoluogo e varie “case di raccolta” nei paesi del contado. La carenza o il disordine delle fonti non potevano più giustificare questa negligenza.
Il recupero della memoria storica dell’infanzia abbandonata veneta è stato possibile attraverso l’analisi degli istituti preposti, con un approccio ampio che ha colto la dinamica assistenziale in relazione ai mutamenti nella definizione di paternità e filiazione, nella storia dei sentimenti e nei cambiamenti della vita familiare. Emerge un quadro in cui i brefotrofi delle varie province informano la loro attività in conformità alle esigenze locali, pur avendo tutti tratto origine dalla comune matrice di generici ospizi.
La specializzazione a favore dell’infanzia abbandonata avvenne tra il Cinquecento e il Seicento, per acquisire autonomia funzionale rispetto a quegli indifferenziati “contenitori assistenziali” che erano gli ospedali. A questa situazione fa eccezione Venezia, dove fu fondato l’unico istituto specificamente preposto a tale scopo già nella prima metà del XIV secolo, così che la vita interna dei brefotrofi di terraferma, e la sorte degli esposti, risultava mediamente più misera e incerta rispetto al grande ospedale veneziano.
Con lo stesso titolo Benedetto chi ti porta, maledetto chi ti manda è stato pubblicato, a cura di Casimira Grandi, un volume miscellaneo che ha raccolto anche alcuni contributi nuovi rispetto al seminario di studio e un’appendice iconografica che propone alcuni tra i più significativi “segnali” di identificazione di Sette e Ottocento di vari brefotrofi.
Il seminario è stato organizzato dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche con la collaborazione dell’Archivio di Stato di Treviso, della Fondazione Giorgio Cini e dell’Istituto Santa Maria della Pietà di Venezia.