Fondo Giorgio Amati
Nasce a Frascati (Roma) il primo luglio del 1920. Trasferitosi con la famiglia da Roma a Gorizia, si diploma al Liceo scientifico di Gorizia; all’inizio degli anni quaranta consegue la laurea in Fisica teorica alla Scuola Normale di Pisa e, alla fine della guerra consegue a Firenze una seconda laurea in Ingegneria civile. Dopo un breve periodo di insegnamento all’Accademia navale di Livorno viene assunto dal Comune di Livorno che gli assegna la direzione dell’ufficio per la stesura del nuovo piano regolatore. Nella seconda metà degli anni cinquanta svolge anche attività professionale autonoma per la redazione dei piani urbanistici di alcuni Comuni della Province di Grosseto, Livorno e Firenze. Collabora alla rivista «Urbanistica»; partecipa, con un gruppo interdisciplinare che si classifica vincente, al concorso per il nuovo quartiere San Giuliano di Venezia. In seguito sceglie di svolgere soltanto la libera professione.
In Veneto prende contatti con il Comune di Treviso che gli assegna l’incarico della stesura del nuovo Piano regolatore generale comunale (prgc), mettendogli a disposizione un vero e proprio Ufficio di Piano; nello stesso periodo porta a conclusione i lavori in Toscana e assume incarichi, sempre in campo urbanistico, in Provincia di Gorizia e di Treviso.
Continua ad approfondire anche dal punto di vista teorico e culturale le varie problematiche urbanistiche di interesse nazionale e locale sia nel Veneto che in Toscana e nell’Isontino; pubblica diversi articoli e partecipa a incontri pubblici e convegni con specifiche relazioni.
Muore a Treviso il 23 marzo del 1977, dopo breve malattia, ed è sepolto a Gorizia nella tomba di famiglia.
Contenuto del fondo
Documentazione prodotta o raccolta da Giorgio Amati nel corso della sua attività professionale, relativa all’elaborazione del Piano regolatore di Treviso e di altre città (Livorno, Vernio) e su temi di urbanistica ed edilizia cittadina. Comprende anche certificati personali e professionali, qualche carteggio, ritagli stampa e pubblicazioni (prevalentemente suoi scritti). Nel complesso si tratta di 90 fascicoli, conservati in 5 buste.
Archivi collegati: “Carte Patricia Maria Pererira Lima” (Fondazione Benetton), che comprendono materiali utilizzati per la stesura della tesi di laurea, sicuramente provenienti dall’archivio personale di Giorgio Amati, e poi rimasti tra le sue carte; fondo Giorgio Amati (Archivio di stato di Treviso).
Strumenti di ricerca
Inventario in formato elettronico consultabile presso l’archivio della Fondazione e, aggiornato al 2019, disponibile in versione stampabile.
Condizioni di accessibilità
Il fondo è consultabile secondo le modalità previste dal regolamento dell’archivio.
Modalità di acquisizione
Dono di Luisa Codellia, 15 maggio 2013