Viale degli Eroi a Tirgu Jiu
Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino
V edizione, 1994
Il capolavoro scultoreo e paesaggistico lasciato da Constantin Brancusi a Tirgu Jiu, non lontano dal villaggio natale di Hobita in Romania, è uno dei gesti più alti dell’arte contemporanea, compiuto dal grande maestro nel 1937-1938 nel luogo in cui il popolo romeno in armi ha fermato l’invasore nel 1916.
È composto da tre invenzioni: la Mensa del silenzio, la Porta dell’abbraccio, e la Colonna senza fine, disposte lungo un asse di 1,7 chilometri che attraversa la città, a partire dal fiume Jiu, in allineamento con la chiesa ortodossa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, punto di meditazione nell’itinerario che porta lungo il Viale degli eroi, fino alla sequenza ascensionale che istituisce un dialogo diretto, un legame sacro, con i grandi spazi del paesaggio carpatico.
Dopo decenni di indifferenza, l’iniziativa del Premio Carlo Scarpa 1994 intende perciò mettere all’ordine del giorno l’urgente necessità di una mobilitazione internazionale di energie intellettuali e di investimenti materiali per avviare un programma di riscatto e di valorizzazione del sito (fiume, parco, percorso), poiché l’arte romena occupa un posto universalmente riconosciuto a partire dalla civiltà del legno e dai complessi architettonici e pittorici della Bucovina e dell’Oltenia edificati dal monachesimo in età medioevale e umanistica, fino ai grandi studiosi e artisti venuti da quella terra nel nostro tempo, da Lucien Blaga e Constantin Noica a Mircea Eliade e Emile Cioran, da George Enescu e Eugene Ionesco a Tudor Arghezi e Nichita Stanescu.
Motivazione del Premio Carlo Scarpa 1994, a cura della Giuria.