Paesaggi africani, 1937-1939
Disegni e incisioni di Lino Bianchi Barriviera
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La mostra organizzata dalla Fondazione Benetton, a cura di Silvia Bianchi, storica dell’arte e massima esperta dell’opera incisoria di Lino Bianchi Barriviera, ha raccolto oltre cento lavori tra disegni e incisioni eseguiti da Bianchi Barriviera durante e dopo la sua permanenza in Libia e in Africa Orientale Italiana tra il 1937 e il 1939.
La mostra ripercorre il viaggio africano di Lino Bianchi Barriviera, disegnatore e incisore di fama internazionale, ricostruendo, attraverso le opere esposte, non solo le fasi e le tecniche del percorso compositivo dell’artista trevigiano, ma anche lo studio dei luoghi attraverso l’espressione artistica.
In mostra anche documenti, pubblicazioni, fotografie, cartografie, oggetti e altri materiali, provenienti prevalentemente dall’archivio Lino Bianchi Barriviera, che è stato donato nel 1999 dagli eredi alla Fondazione.
Sono cinque le sezioni in cui si articola la mostra, corrispondenti ai momenti salienti del viaggio ispiratore di questa parte della produzione dell’artista: in Libia nel 1937; nella Colonia di Eritrea tra la fine del 1938 e l’estate del 1939; in Etiopia, prima nella regione dell’Amàra e poi a Lalibela; infine si racconta il ritorno e la prima mostra all’Asmara.
Di particolare interesse la sezione dedicata al sito archeologico di Lalibela, undici chiese monolitiche, dichiarate dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, di cui, per la prima volta, vengono esposti i disegni preparatori delle incisioni di vedute contenute nella cartella Le chiese monolitiche di Lalibelà e altre nel Lasta-Vagh in Etiopia e alcune matrici incise (lastre in rame) di proprietà dell’Istituto Nazionale per la Grafica.
Lo scopo è quello di esporre le opere opportunamente contestualizzate secondo un criterio cronologico che consenta di ricostruire il diario di un viaggio che ha avuto origine da interessi artistici personali e si è concretizzato successivamente nella partecipazione alla campagna archeologica a Lalibela diretta da Alessandro Augusto Monti della Corte e svoltasi tra dicembre 1938 e maggio 1939.
Iniziativa con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività culturali, della Regione del Veneto, della Provincia di Treviso, della Città di Treviso.