Sul ritorno del bosco
Giornate internazionali di studio sul paesaggio
2016, dodicesima edizione
giovedì 18 e venerdì 19 febbraio
Nel febbraio 2016 giungono alla dodicesima edizione le Giornate internazionali di studio sul paesaggio, con un titolo conciso che annuncia un tema ben presente nella comunità scientifica e nel mondo istituzionale, ma che vorremo allargare a un maggiore confronto critico, e a uno scambio di esperienze che segue le linee di ricerca della Fondazione che, attorno al tema dello studio e la cura dei luoghi, come sempre invita allo stesso tavolo di discussione figure provenienti da campi disciplinari, aree geografiche e ambiti di lavoro tra loro diversi.
In continuità con un dibattito che ha visto in edizioni recenti trattare i temi Curare la terra (2014) e Paesaggio e conflitto (2015), il titolo dell’incontro di quest’anno, Sul ritorno del bosco, annuncia l’avvio di una riflessione critica su un processo in atto, ben visibile nei paesaggi che ci appartengono, denso di contraddizioni e conflitti, ma anche di segnali di riconciliazione.
Il tema del “ritorno alla terra”, già discusso nelle passate giornate di studio, assume una connotazione specifica, che s’interroga sullo scorrere nel nostro mondo del doppio registro che vede da un lato l’erosione di pascoli e campi un tempo coltivati per via di un bosco che inesorabile avanza, mentre dall’altro vede intere regioni sconvolte da opere di disboscamento. Si tratta di una questione che possiede, non solo nel campo dell’ambiente e del paesaggio, altre dualità, come quelle legate a una cultura occidentale che per molto tempo ha temuto l’oscura vicinanza del bosco e che oggi, invece, ne subisce un’evidente fascinazione.
In questa attrazione ritroviamo, più o meno coscientemente, molti degli aspetti simbolici, narrativi, botanici ed ecologici che la cultura del giardino, a partire dalla concezione quattro-cinquecentesca del “Selvatico”, aveva saputo riconoscere e interpretare e che, nel corso delle giornate, saranno discussi, con esperienze che giungono perfino all’emblematica vicenda del bosco di querce del National September 11 Memorial a New York.
Il “ritorno del bosco” è un tema che non interessa soltanto i paesaggi pastorali e agricoli per i quali oggi assistiamo a un profondo mutamento del loro equilibrio e che saranno discussi nell’arco delle due giornate, ma si manifesta anche nella città contemporanea – dal disordine delle periferie urbane alla misura raccolta di spazi aperti progettati – con espressioni che ritrovano anche con forme inedite il legame fertile e contradditorio che scorre tra la società contemporanea e la cultura che da sempre individua nelbosco una parte imprescindibile dei paesaggi, oggi visibile, per esempio, nelle aspirazioni da parte di una società civile che ricerca nella prossimità di un bosco l’idea di una nuova qualità dell’abitare.
Non mancheranno riferimenti e contributi a realtà italiane all’interno delle quali si è discusso, e lavorato su questi temi, dal consolidato caso milanese di “Boscoincittà”, fino alle recenti attività sperimentali della Fondazione che hanno sviluppato attorno al caso della Polveriera nel Bosco del Montello una discussione che raccoglie molte delle angolazioni dei contributi presentati alle giornate.
Queste e altri temi attraverseranno le due giornate, senza dimenticare l’apporto di letture diverse come quelle offerte dalla letteratura o dalla cinematografia che ci aiutano a metter a fuoco il valore e il ruolo di un bosco che, con i suoi “ritorni”, ha assunto ed assume con forza nel paesaggio contemporaneo.