Non dimenticare/Ne Zaboravi Srebrenica
mostra fotografica di Luciano D’Angelo
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Non dimenticare/Ne Zaboravi Srebrenica è il titolo e l’obiettivo della mostra fotografica di Luciano D’Angelo, con testi di Edvige Ricci, ideata e realizzata in occasione del ventennale del genocidio di Srebrenica e della conclusione della guerra balcanica.
In continuità con le iniziative della Fondazione Benetton connesse al Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2014, dedicato ai villaggi bosniaci di Osmače e Brežani, sull’altopiano sopra Srebrenica, la mostra viene aperta al pubblico negli spazi espositivi di palazzo Bomben sabato 23 gennaio 2016 alle ore 17.30, con l’incontro A vent’anni da Srebrenica. Donne europee in cammino: l’importanza di condividere la memoria.
Partecipano all’inaugurazione della mostra due giovani donne bosniache – Azra Fetahović, insegnante, e Nina Delalić, dottore in giurisprudenza – che hanno vissuto la diaspora in Italia, dove ancora risiedono; insieme a loro Šehida Abdurahmanović, una delle Donne di Sreberenica e delle anime più attive nella rinascita della sua città.
A coordinare l’incontro Isabella Panfido, scrittrice e giornalista; partecipano Luciano D’Angelo ed Edvige Ricci, autori della mostra, e Massimo Luciani, Rete di Adopt Srebrenica, ANCI-Abruzzo.
Altre iniziative pubbliche dedicate a Srebrenica e alla Bosnia-Erzegovina sono previste a cura della Fondazione nel corso del mese di febbraio.
La mostra, che ha ricevuto il patrocinio della Presidenza della Camera dei Deputati, è realizzata dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche in collaborazione con la Fondazione Alexander Langer Stiftung di Bolzano, la Rete di Adopt Srebrenica, l’associazione Mila Donnambiente di Pescara.
Luciano D’Angelo, nato a Pescara, dove vive, si occupa di fotografia di reportage e viaggio. Collabora con le maggiori testate italiane ed estere, con servizi di cultura e viaggi, editori come Touring Club Italiano, Mondadori Editore, National Geographic Italia, Condé Nast, Rizzoli RCS, Einaudi.
Edvige Ricci, attiva fin dalle origini nel movimento ecologista italiano, impegnata per il riscatto sociale e politico delle donne, ha avuto responsabilità politico-amministrative nel Comune di Pescara, dove risiede. Fondatrice dell’associazione Mila Donnambiente, consigliera di amministrazione della Fondazione Alexander Langer, parte attiva della Rete di sostegno di Adopt Srebrenica.