La musica e la scienza all’epoca di Galileo Galilei
concerto con l’ensemble Accademia d’Arcadia
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chiesa di San Teonisto |
Con L’ordine dell’occhio, affascinante spettacolo multimediale ispirato a Galileo Galilei (1564–1642), si conclude la sesta stagione concertistica dedicata alla musica antica organizzata dalla Fondazione e da almamusica433, che quest’anno, nel cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci (1452–1519), propone una riflessione sul rapporto tra la musica e la scienza speculativa.
L’ensemble strumentale Accademia d’Arcadia presenterà uno spettacolo di musica antica, elettronica, narrazione e video-arte, ideato da Alessandra Rossi Lürig e Gianmaria Sortino, e prodotto da Fondazione Arcadia e Habanero.
In Galileo scienza e musica sono inseparabili. Egli infatti non fu solo scienziato geniale e padre del pensiero moderno europeo, ma anche abilissimo musicista, figlio di quel Vincenzo Galilei, celebre teorico, trattatista e compositore, che insieme ai membri della Camerata Fiorentina contribuì alla nascita del nuovo stile monodico e allo sviluppo dell’acustica musicale.
Il programma del concerto seguirà le vicende galileiane, nell’arco di un’ottantina di anni che videro nascere una rivoluzione scientifica ma anche una parallela rivoluzione musicale, artistica e filosofica. Saranno proposti esempi di una musica in perenne tensione, che spesso rappresenta anche una cultura della trasgressione e di intensi eccessi, e che segna una frattura con ciò che precede, spalancando le porte alla modernità. Non diversamente da quanto fece Galileo per la scienza.
Lo spettacolo è un’evocazione che non vuole né può essere esaustiva; non si tratta di una biografia o di un saggio su Galileo, è piuttosto un affresco, un’immersione in un mondo in cui gli uomini stavano cambiando modo di pensare, affacciandosi vertiginosamente ai nuovi orizzonti della terra e del cielo. La storia di Galileo Galilei è il ritratto di una geniale, controversa e disperata solitudine. È la storia di un pensiero ostinato, solo contro tutti e contro il mondo: quell’ostinazione della verità che cambia radicalmente il posto dell’uomo nella storia e, in questo caso, nell’universo. L’ occhio di Galileo al cielo ha segnato l’inizio del pensiero moderno. L’occhio di Galileo non è soltanto l’organo fisico in sé, ma è l’occhio immateriale della ragione; è ciò che lo ha spinto a non fidarsi dell’indagine astronomica “a occhio nudo” o solo teorica, ma a guardare dentro un cannocchiale, un occhio potenziato.
L’ensemble nasce in seno alla Fondazione Arcadia, completandone e coronandone il lavoro di studio e ricerca. Fondato da Alessandra Rossi Lürig, che ne cura la direzione artistica e musicale, l’ensemble si caratterizza per una particolare cura nella scelta dei programmi, per l’attenzione alla riscoperta di inediti e un’interpretazione del repertorio antico che unisce prassi esecutiva storica e sensibilità moderna. Accademia d’Arcadia è stato il primo gruppo di musica antica in Italia a programmare spettacoli multidisciplinari: spettacoli “globali” nella loro intenzione di sollecitare più sensi e di ricollocare la musica in un contesto più ampio, più elaborato, più moderno, più ricco e ancora più coinvolgente.